“Altro che segretario ombra: Landini sembra il badante del Pd. Lo sciopero di domani è pretestuoso e la Cgil si rivela per quello che è: un movimento politico che ha necessità di sopperire alle mancanze dei Dem, che non hanno una linea politica netta”.
In esclusiva a Notizie.com, Domenico Furgiuele, vice-capogruppo della Lega e componente della Commissione trasporti alla Camera, commenta il trambusto di questi giorni tra Cgil e Uil e il governo per lo sciopero generale di domani, venerdì 17 novembre.
“Schlein in piazza del Popolo ha portato un’insalata di temi che vertevano sui diritti civili più che sociali. Se un partito di centrosinistra perde la sua natura, c’è bisogno di qualcuno come Landini che cerca di sopperire sulla questione sociale”, aggiunge.
“Quando il Pd smontò l’articolo 18 non ci fu nessuno sciopero generale”
“Voglio ricordare che quando il Pd ha smontato l’articolo 18 ed è intervenuto con il Jobs Act prendendo a martellate la questione del lavoro, la Cgil non ha proclamato sciopero generale. E abbiamo visto Landini a braccetto con Draghi. Evidentemente dovrebbe farsi un esame di coscienza, ed è una delle ultime persone che potrebbe parlare di lavoro. Questo governo invece, anche con questa Finanziaria, mette mano alla possibilità di lasciare qualcosa in più nelle tasche di 14 milioni di cittadini, tra il taglio del cuneo fiscale e la riduzione dell’Irpef. Non lo dice solo il Mef. Lo dice la Banca d’Italia quando afferma che 3 famiglie su 4 grazie a questa Finanziaria avranno 600 euro in più in tasca. Allo stesso modo Unioncamere dice che quest’anno ci sarà bisogno di 430mila posti di lavoro. Abbiamo fatto il pane con la farina che avevamo, stiamo con i piedi per terra e non nel mondo dei sogni come il Pd”.
Precettazione: “Andava garantito il diritto di tutti”
In linea con il suo partito e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, è d’accordo con la precettazione che ha riguardato i trasporti: “Era importante contemperare il diritto allo sciopero con quello di 20 milioni di cittadini a circolare liberamente nel fine settimana. Dichiarare uno sciopero il venerdì non vuol dire bloccare solo per 24 ore, bensì per un giorno e mezzo: un treno deve partire almeno mezza giornata prima”.
Prima di decidere di precettare, spiega Furgiuele, “sono state ascoltate innanzitutto le indicazioni della Commissione di garanzia, che è apartitica e apolitica”. E difende il centrodestra dalle accuse di non rispettare il diritto allo sciopero dei lavoratori. Al contrario, spiega, “si è voluto garantire il diritto allo sciopero ma seguendo la norma. Non si tratta di una mobilitazione generale, ma di una pluri-settoriale, come ha detto il Garante. Dunque si è proceduto a limitare in un arco temporale che consentisse di non ledere il diritto alla libertà di altri cittadini”. Vale a dire il diritto dei cittadini che non aderiscono allo sciopero di spostarsi.
Contromanovra del Pd, Furgiuele: “Si confrontino con la realtà”
Domani, venerdì 17, i lavoratori iscritti a Cgil e Uil incroceranno le braccia anche contro la legge di Bilancio. La segretaria Dem Elly Schlein ha annunciato che presenterà una contromanovra con misure su sanità, scuola e lavoro: “Credo che quando ci si trova all’opposizione bisogna esercitare il proprio ruolo, ma poi ci si deve confrontare con la realtà. La realtà parla di oltre 100 miliardi di debito che ci è costato in Superbonus (spalmato in 5 anni) e dei buchi che ci ha lasciato il reddito di cittadinanza. Entrambe le misure sono servite quasi come voto di scambio per i partiti di opposizione. Le opposizioni possono scrivere quello che vogliono, ma in Piazza del Popolo abbiamo ascoltato un coacervo di idee, dalla sicurezza dei gruppi lgbt alla tutela degli immigrati. Gli italiani hanno altre priorità in questo momento”.