Covid, ospedali e donne incinte: la Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) ha voluto lanciare l’allarme per via delle donne che possono contrarre il virus durante il periodo di gravidanza
Non arrivano per nulla dei dati rassicuranti dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). Una donna su sei, in attesa, rischia di partorire essendo positiva al virus. Si è scoperto che 404 parti che sono stati effettuati, il 16% delle donne ha dato alla luce il proprio figlio contraendo il Covid.
Coloro che sono state trovate positive al momento del parto, il 60% non si era sottoposta alla dose del vaccino. Tanto è vero che il 5% di loro avevano sviluppato alcuni problemi della malattia come: sintomi respiratori e polmonari. Solamente un neonato, figlio di una non vaccinata, è risultato positivo alla malattia.
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Giovanni Migliore, presidente della Federazione, ha voluto lanciare l’allarme. Ha spiegato che una donna che sta per partorire (ed allo stesso tempo positiva al Covid) deve essere ricoverata nel reparto di Ostetricia. Il suo appello è chiaro: cercare di convincere tutte le donne incinte a vaccinarsi per non andare incontro a problemi in futuro, sia per la loro salute che per quella del nascituro.
Donne incinte col Covid, l’appello del presidente di Fiaso
Non è finita qui visto che il rischio di avere contratto il Covid, durante i nove mesi della gravidanza, è altissimo e può generare non pochi problemi. Lo stesso Migliore ci ha tenuto a ribadire che sottoporsi al vaccino, specialmente quando si è incinte, può prevenire l’infezione ed annulla rischi di complicazione.
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E’ sicuro? Per Migliore la risposta è “assolutamente sì”. Visto che la profilassi vaccinale va bene sia per la madre che per il bambino, visto che entrambi vengono protetti durante la gravidanza. Ha concluso dicendo: “Il primo regalo che una mamma può fare al suo bambino è quello di vaccinarsi“.