Prosegue la fuga di Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia il corpo straziato da coltellate alla testa, è stato ritrovato ieri dopo una settimana in fondo ad una scarpata, in un canalone nei pressi del Lago di Barcis
Giulia uccisa da diverse coltellate, che l’hanno colpita alla testa e al collo. Giulia che si è difesa. Lo raccontano le ferite alle mani e alla braccia.
Giulia lanciata da una scarpata e rotolata per oltre 50 metri. Giulia che aveva solo 22 anni, che da una settimana veniva cercata e mancava all’affetto dei propri cari. Giulia assente, non pe r volontà sua, il giorno della sua laurea. Giulia che non potrà fare e vivere più nulla perchè è morta. Perchè è stata uccisa. Da chi è stato definito, come spesso accade nelle altre centinaia di storie di femminicidi che ci troviamo purtroppo a raccontare, un “bravo ragazzo”. “Per lei preparava anche i dolci”. Ma chi è questo bravo ragazzo che ancora manca all’appello, in fuga presumibilmente da una settimana, che con la sua auto è stato avvistato sino in Austria, che a bordo di quella vettura ha percorso kilometri, che ha quasi certamente causato la morte di colei che diceva di amare. Dobbiamo scrivere e dire cosi, sono il diritto e la deontologia che ce lo impongono.
Filippo Turetta, aveva conosciuto Giulia alla facoltà di ingegneria Biomedica. La sorella della ragazza ammazzata, ha più volte detto nelle interviste rilasciate in questi lunghi e strazianti giorni, che qualcosa di strano intravedeva in quel ragazzo. Chi lo conosce e lo ha frequentato lo definisce appunto il classico bravo ragazzo. Forse un pochino troppo timido e riservato. Certo nessuno poteva presagire che avrebbe gettato Giulia, sempre che le cose siano andate davvero così, in un canalone nei pressi del Lago di Barcis in provincia di Pordenone. Anche se, quel video in cui si capisce che il giovane aggrediva la ragazza e la caricava in auto, non lasciava sperare un epilogo felice di questa dannata vicenda.
Omicidio Giulia Cecchettin: chi è Filippo Turetta, il “bravo ragazzo” ancora in fuga
Ora Turetta è ancora in fuga. L’ultima volta che è stato visto risale a mercoledì scorso, quando la sua auto sarebbe passata in Austria. Cosa ha portato Filippo ad aggredire Giulia, fino ad ucciderla come farebbe intuire tutta la sequenza degli accadimenti? Il ragazzo è originario di Torreglia, un comune di poco più di 6000 abitanti in provincia di Padova, ai piedi dei Colli Euganei. Grande appassionato di passeggiate in montagna, amava le zone dei Colli Euganei. La sua famiglia gestisce un ristorante. Filippo, dove è nato e cresciuto, ha giocato a volley, frequentato la palestra come le scuole elementari. Poi i corsi di studio al liceo scientifico Alberti ad Abano. La relazione con Giulia era nata dunque dietro i banchi dell’università. Ma poi i due ragazzi si erano lasciati, Giulia non era più convinta del modo di amare di Filippo. Toppo esclusivo e possessivo. Filippo aveva sofferto della fine della relazione e si era chiuso parecchio al mondo esterno. Giulia e Filippo, si è detto e scritto, erano rimasti in buoni rapporti.
Secondo i genitori di Filippo, il proprio figlio mai avrebbe manifestato comportamenti violenti o aggressivi. Eppure questo ragazzo ha atteso il giorno precedente alla laurea, per allontanare Giulia in modo definitivo. Perchè? Forse perchè Giulia con la laurea avrebbe percorso un nuovo cammino ancora più lontano da lui? Come ricordavamo poco sopra, chi non ha mai creduto a quella facciata da bravo ragazzo, è stata la sorella di Giulia. Elena, che si era detta da subito preoccupata per la scomparsa dei due giovani, ne parlava anche in tv, come di una persona possessiva e gelosa, che non sapeva accettare la fine della relazione con Giulia.