Continua la tensione geopolitica per la situazione ucraina: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha contattato l’omologo Zelensky per avvertirlo della possibilità di un’azione militare della Russia nel mese di febbraio
Tensione altissima tra Ucraina e Russia, situazione in continua evoluzione. Ecco perché gli Stati Uniti hanno messo in stato d’allerta alcune unità militari, pronte per essere dislocate in caso di necessità in Europa dell’Est, qualora si concretizzasse l’invasione russa nel Paese confinante. Si tratta di un contingente di 8500 uomini, la maggior parte dei quali entrerebbero a far parte della risposta annunciata dalla Nato per fronteggiare l’eventuale azione di Putin.
D’altronde c’è molta preoccupazione al riguardo da parte del presidente statunitense Joe Biden, manifestata direttamente anche all’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, al quale ha telefonato per avvertirlo circa la “concreta possibilità” di un’azione militare russa nel mese di febbraio. Timori che seguono i risultati decisamente poco proficui a livello diplomatico tra Usa e Russia, confermati di fatto anche dal Cremlino, che ha parlato di “pochi motivi di ottimismo“, pur lasciando aperto uno spiraglio per la riapertura del dialogo.
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Stati Uniti in stato d’allerta
Anche il ministro degli esteri Sergei Lavrov, parlando ai media locali, ha sottolineato che la volontà russa non sia quella di avviare una guerra, ma al tempo stesso che “non permetterà che i suoi interessi vengano attaccati brutalmente e ignorati“. Insomma, la situazione resta al limite, per questo motivo gli Stati Uniti hanno iniziato a prepararsi per ogni eventualità con il dispiegamento delle proprie forze militari.
Il portavoce del Pentagono Jonh Kirby ha anche elencato nel dettaglio la composizione: ci saranno infatti elementi dell’82esima divisione aviotrasportata, così come del 18esimo Corpo aviotrasportato, direttamente dalle basi a Fort Bragg, in Carolina del Nord. Presenti anche rappresentanze della 101esima divisione aerotrasportata di Fort Cambell, in Kentucky, e della quarta divisione di fanteria di Fort Carson, in Colorado. Si aggiungono inoltre le basi aeree Davis-Monthan (Arizona), Fort Hood (Texas), Lewis-McChord (Washington), Fort Polk (Louisiana), Wright-Patterson (Ohio), Robins e Fort Stewart (Georgia).