Ubaldo Pagano, esponente del Pd, in un’intervista a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno, attacca duramente il governo sulla manovra: “La vera bocciatura è una”.
Le opposizioni all’attacco della maggioranza sulla manovra. L’ultima critica al governo arriva direttamente da Ubaldo Pagano, esponente del Pd, in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno. “L’Europa fa bene ad essere critica verso questo esecutivo – spiega il deputato dei dem – ma credo che la vera bocciatura arrivi dagli italiani. Il premier Meloni non ha rispettato le promesse“.
“Le nostre proposte guardano con attenzione ai problemi reali del nostro Paese – aggiunge Pagano – il primo fra tutti è sicuramente il potere d’acquisto delle famiglie. E il salario minimo è una misura improrogabile per aiutare chi lavora a proteggersi dall’inflazione contro cui questo governo non ha fatto ancora nulla“.
Pagano all’attacco: “Questo governo non è pronto”
Pagano continua l’intervista soffermandosi sulla legge di bilancio: “Il governo conferma il taglio del cuneo fiscale introdotto già dal governo Draghi. Ma solo l’8% delle risorse è rivolto al sistema imprenditoriale mentre viviamo uno dei periodi più difficili per chi decide di fare impresa. Per questo motivo noi proponiamo forti incentivi alla digitalizzazione e agli investimenti per favorire questi profondi cambiamenti che stanno interessando il nostro modo“.
L’esponente del Partito Democratico ribadisce che “il governo si è dimostrato tutt’altro che pronto a governare tutte le sfide del futuro. Pensioni? Non vedo come le polemiche dovrebbero fermarsi visto che siamo passati dalla demolizione della Fornero a un forte inasprimento dei requisiti per smettere di lavorare“.
Pagano su sanità e Superbonus
Pagano parla anche di sanità: “Gli aumenti decisi non bastano visto che ci sono molte cose da affrontare come bollette e rinnovi contrattuali del personale. Noi del Pd chiediamo di mettere almeno 4 miliardi per sbloccare le assunzioni dei medici e degli infermieri e per abbattere davvero le liste di attesa“.
Per l’esponente del Pd un passaggio anche sul Superbonus: “Un errore gigantesco eliminarlo. Ci sono oltre 30mila di cantieri che rischiano la paralisi e i nostri appelli sono rimasti inascoltati“.