Treno fermato a Ciampino, Lollobrigida risponde alle critiche

Treno fermato a Ciampino, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha rilasciato una intervista al quotidiano “Libero”, rispondendo alle critiche e polemiche di queste ultime ore

Nella giornata di ieri è stato tartassato dalle polemiche e critiche. In particolar modo da parte dell’opposizione che ha chiesto addirittura le sue dimissioni per via di una vicenda che lo ha visto protagonista. In particolar modo quella del treno che ha fermato a Ciampino per poter essere a Caivano. In merito a questo “caos” è intervenuto lo stesso Francesco Lollobrigida. L’attuale ministro dell’agricoltura e della sovranità ambientale ne ha parlato in una lunga intervista che ha concesso al quotidiano “Libero“.

Intervista al quotidiano 'Libero'
Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità ambientale, Francesco Lollobrigida (Ansa Foto) Notizie.com

Nel corso della stessa si è dichiarato “colpevole“. Anche se in merito a ciò ha precisato: “Sono colpevole di essere vicino al presidente del Consiglio, prima che lo diventasse. Dimissioni? Non è la prima volta che me le chiedono. Io faccio il ministro dell’Agricoltura. In un anno sono stato attaccato sulla sostituzione etnica, sulla mia vita privata, carriera. Poi sono diventato prima militante della destra giovanile e poi cognato della Meloni, quindi parente del premier e suo ministro; faccio politica da 37 anni per ambizione”.

Treno fermato a Ciampino, Lollobrigida: “Ecco come è andata”

Sulla vicenda del treno che avrebbe fermato per scendere ci tiene a fare qualche precisazione: “Il treno si è fermato diverse volte e a lungo; anzi continuava a fermarsi di suo. Io ho chiesto, al pari di altri viaggiatori, di poter esercitare ciò che qualsiasi utente può chiedere ai sensi di quanto consentito dal contratto di viaggio: la possibilità di scendere, e quando è stato possibile l’ho fatto, con tutti gli altri passeggeri che hanno voluto cogliere la possibilità”.

Intervista al quotidiano 'Libero'
Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità ambientale, Francesco Lollobrigida (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha continuato dicendo: “Le porte si sono aperte solo quando era consentito, ovvero a Ciampino. La fermata straordinaria è consentita dal regolamento delle Ferrovie. Ho chiesto di scendere alla prima fermata utile spiegando al capotreno le ragioni”. La sinistra, però, non vuole sentire ragioni e punta il dito contro di lui accusandolo di abuso di potere: “Mi sembra difficile. Non ci sono state violazioni di legge. Non è stato recato danno a nessuno.

Anche l’Azienda ha precisato che non c’è stato alcun danno, ritardo, disagio e nessun costo. In conclusione il ministro ha ribadito il proprio pensiero: “Martedì era la giornata degli alberi, io ero chiamato a Caivano per piantare l’albero di Falcone in una piazza riqualificata che fino a pochi mesi fa era luogo di spaccio. Dovevo rappresentare lo Stato dove lo Stato è rimasto assente per troppo tempo. Che figura ci avrebbero fatto le istituzioni se non mi fossi presentato?“.

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