Sandro Gozi, segretario del Partito Democratico Europeo, spiega in un’intervista a ‘Il Riformista’ il perché bisogna riformare l’Ue.
L’Unione Europa sembra essere vicino ad una svolta. Il Parlamento, infatti, ha dato il via libera alla proposta di revisione dei trattati che porteranno add un funzionamento diverso da parte di Bruxelles. Una decisione che è condivisa pienamente anche Sandro Gozi, segretario del Partito Democratico Europeo.
“Dobbiamo riformare l’Ue per unificare il continente – spiega Gozi in un’intervista a Il Riformista – e bisogna farlo anche per allargare il prima possibile l’Unione. Al momento c’è da dire che funziona male e come pensiamo di arrivare magari a 35 Paesi senza alcune modifiche? Per questo motivo bisogna assolutamente accelerare con la revisione dei trattati“.
Gozi: “La nostra è la riforma più ambiziosa”
Gozi difende anche la riforma presentata dal suo partito: “E’ sicuramente quella più chiara, trasparente e ambiziosa. Il Parlamento ha sicuramente scelto di usare le prerogative costituzionali che gli sono riconosciute dal trattato. Noi chiediamo ai paesi candidati di prepararsi all’adesione all’Ue ed è giusto farlo, ma anche noi dobbiamo fare le nostre proposte e preparare l’Unione ad assumersi alcune responsabilità dal punto di vista geopolitico“.
L’idea del segretario del Partito Democratico Europeo è sicuramente quella di andare fino in fondo e la richiesta avanzata è “di avviare la revisione dei trattati nel gennai 2025 perché vogliamo dibattere su come riformare l’Europa durante le prossime elezioni. Saranno gli elettori a decidere che Unione vorranno e poi toccherà a noi iniziare a rivedere i trattati”.
“Senza modifiche l’Europa rischia di scomparire”
Per Gozi non andare a mettere in campo queste modifiche “sarebbe un suicidio per l’Unione visto che rischierebbe di scomparire dalla carta geopolitica mondiale. Inoltre, non saremmo bloccati con l’allargamento in assenza di riforme e quindi ci rimetterebbero tutti perché in assenza di riforme, con questo bilancio e politiche, l’Ue non sarebbe in grado rispondere alle risposte dell’Ue“.