Violenza sessuale contro una paziente, scattano le manette per il medico professionista: la scoperta shock da parte degli inquirenti
Una vicenda che arriva direttamente dalla Lombardia ha sconvolto una intera comunità. Ci troviamo a Busto Arsizio (provincia di Varese) dove per un medico di base sono scattate le manette. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi. Tanto è vero che è stato posto ad arresti domiciliari. Con precedenti specifici è stato arrestato. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata nei confronti di una paziente. La stessa che avrebbe commesso all’interno del suo studio.
Una notizia che è stata lanciata direttamente dalla “Prealpina“. Ad emettere questa misura cautelare ci ha pensato direttamente il gip del Tribunale bustocco, su richiesta della procura locale. Il tutto è stato confermato nella giornata di martedì, ma solamente negli ultimi minuti è stata resa nota la notizia. Proprio la donna ha deciso di presentarsi in caserma e di denunciare il professionista. Stiamo parlando di un uomo di 43 anni che, dopo una visita (che si è verificata nel mese di ottobre), ha effettuato una scoperta shock.
Busto Arsizio, medico arrestato per violenza sessuale aggravata: abusi e foto a paziente
La vittima, oltre ad essere stata palpeggiata dal medico, si è accorta di essere stata fotografata anche nelle parti intime. Conferme che sono arrivate anche da parte degli inquirenti. Sul posto sono arrivati i carabinieri dell’arma che hanno perquisito il medico e, di conseguenza, anche i suoi dispositivi elettronici. All’interno sono stati rivenuti dei materiali informatici a dir poco scioccanti. A quanto pare, però, la paziente non era affatto la sua unica vittima.
Le stesse forze dell’ordine hanno scoperto che, tra le immagini, spuntavano anche quelle di altre pazienti che si erano sottoposte alle visite con il professionista. In particolar modo da giovani donne, ignare di tutto questo. Come riportato in precedenza, però, per il medico non si tratta affatto della prima volta che diventa protagonista (assolutamente in negativo) di questi episodi.
Lo scorso anno, infatti, era finito nella lista degli indagati per un episodio in cui aveva palpeggiato un’altra paziente. Adesso dovrà comparire in udienza preliminare e confessare al giudice quanto avvenuto.
