L’ex tennista Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni: “Contro l’Olanda ci ha pensato San Sinner. La sfida con la Serbia una finale anticipata”.
L’Italia continua a sognare di riportare la Coppa Davis nel nostro Paese a distanza di quasi 50 anni. Era il 1976 quando gli azzurri trionfavano in questa competizione e nella squadra c’era anche Paolo Bertolucci, che la nostra redazione ha contattato in esclusiva per commentare la vittoria contro l’Olanda e proiettarci sulla sfida di domani, sabato 25 novembre.
Paolo Bertolucci, contro l’Olanda è arrivata una vittoria per 2-1. Risultato pronosticabile oppure ci sono state difficoltà maggiori?
“Il match di Arnaldi era 50 e 50. Ha avuto tre match point, la poteva vincere. Ma queste sono partite che si possono anche perdere. Poi per fortuna abbiamo San Sinner. Dall’Olanda mi aspettavo una formazione diversa in doppio, però ormai Sinner è diventato un giocatore di un livello molto alto“.
Ora c’è la Serbia di Djokovic. Decisivo il primo singolare?
“Bisogna capire chi giocherà. La Serbia ha la possibilità di schierare Djere o Kecmanovic e uno potrebbe andare meglio con Arnaldi e l’altro magari con Sonego o Musetti. Sicuramente l’obiettivo è essere pari dopo i singolari e giocarci tutto nel doppio. Sarà un match equilibrato e chi vincerà avrà la Davis in tasca“.
Bertolucci: “Voglio Berrettini in campo. Con lui al top della forma l’Italia diventa imbattibile”
Djokovic e Sinner si affronteranno per la terza volta in una settimana. Cosa cambia in questa sfida?
“Si conoscevano bene anche prima. Il campo è leggermente meno veloce rispetto a Torino. Djokovic è sicuramente più forte, ma su una partita può succedere davvero di tutto“.
Sinner e Sonego il doppio del futuro dell’Italia?
“Sinner e stop. Poi decide lui. Quando ero capitano andavo dal numero uno e sceglieva lui il compagno. E’ il più forte e deve avere oneri e onori“.
Da parte di Sinner una risposta alle critiche dopo il no di Bologna. Ci tiene all’Italia.
“Non c’era il minimo dubbio. Il giocatore ha delle programmazioni ben precise e possiamo dire che i risultati avuti nell’ultimo periodo ci confortano. Non si può pretendere da un tennista di giocare ogni settimana“.
Quanto può dare al gruppo la presenza di Berrettini?
“Sinceramente non lo so. Fa piacere vederlo lì, ma io lo voglio in campo. Se torna come prima, l’Italia diventa davvero imbattibile“.