Zaccaro: “L’obiettivo di Crosetto? Delegittimare in anticipo inchieste”

Il giudice di Area non ha gradito per niente le accuse del Ministro della Difesa: “I magistrati non ce l’hanno contro una parte politica”

Un putiferio le frasi e le accuse del ministro Crosetto. “È grave che un ministro della Repubblica dica certe cose senza riferirsi a circostanze specifiche. Se ha informazioni su iniziative giudiziarie strumentali indirizzate contro il governo riferisca nomi e fatti, altrimenti dovrebbe evitare, da rappresentante di un’istituzione, di delegittimarne un’altra“. A dirlo è Giovanni Zaccaro, 51 anni, giudice del tribunale di Bari, ma anche e soprattutto neosegretario di Area, la corrente che, insieme a Magistratura democratica, rappresenta la cosiddetta sinistra giudiziaria.

Il ministro
Il Ministro della Difesa Guido Crosetto durante un intervento (Ansa Notizie.com)

Crosetto, con le sue parole, fa riferimento ad una specie di parte della magistratura che definisce “toghe rosse” soprattutto quando nelle sue accuse parla di “opposizione giudiziaria” al governo Meloni, pronta ad agire prima delle elezioni europee. E secondo Zaccaro è un modo di fare pericoloso perché sono parole che delegittimano e il giudice spiega: “Con una frase sibillina il ministro lascia intendere di sapere qualcosa su presunte indagini finalizzate a boicottare l’attività di governo. Con la conseguenza di delegittimare in anticipo, a prescindere dal merito, qualunque procedimento dovesse emergere d’ora in avanti riguardante qualsiasi esponente del governo o della maggioranza. Sembra uno di quegli allenatori che additano l’arbitro prima che cominci la partita, in modo che se poi va male si parli dell’arbitro anziché degli errori della squadra“.

“I magistrati italiani non ce l’hanno con nessuna forza politica”

Il giudice
Il giudice Zaccaro, segretario di Area (Ansa Notizie.com)

Sempre Crosetto fa allusioni sul fatto che alcuni magistrati farebbero riunioni per mettere insieme alcune strategie e mettere un freno alla deriva antidemocratica del governo, ma su questo Zaccaro è perentorio: “I magistrati hanno talmente tanto lavoro da fare, essendo sempre troppo pochi e con poche risorse a disposizione, che non hanno il tempo di dedicarsi a riunioni clandestine. Mi pare che anche questa uscita tradisca una generale insofferenza verso gli organi di garanzia”.

E Zaccaro spiega al Cor Sera il suo pensiero per filo e per segno, cercando di non essere equivocato e anche qui lo sottolinea con forza: “Tutti, anche i ministri, dovrebbero essere consapevoli che i magistrati italiani non ce l’hanno con questa o quella forza politica, ma hanno il ruolo di tutelare i diritti e le garanzie individuali a prescindere dagli indirizzi della maggioranza di turno”.

Gestione cookie