L’ex senatore della Lega, oggi legale dell’Associazione, in esclusiva ai nostri microfoni: “Diamo tempo al tempo, ma il silenzio è molto grave”
“Diamo tempo al tempo. Io credo che se entro 2-3 giorni da Schlein e Landini non dovessero arrivare prese di distanza rispetto a quanto accaduto si porrebbe un problema”. Così ai nostri microfoni Simone Pillon, ex senatore della Lega oggi legale dell’associazione Pro Vita.
Presente anche lui nella sede romana danneggiata pesantemente lo scorso sabato, in occasione del corteo che ha sfilato nelle vie della Capitale, contro la violenza sulle donne. A rivendicare “il sanzionamento” un post di Non Una di Meno, attraverso un comunicato sui social. Pro Vita, da subito ha parlato dell’assalto come di un atto terroristico.
“La Lega è stata la prima ad esprimere solidarietà. Ciò che a me ha preoccupato è che si fanno sempre due pesi e due misure. Un fatto come questo sarebbe stato più eclatante se fosse successo in una struttura di sinistra. Non possiamo pensare che ad insegnare ai nostri figli nelle scuole possano andare rappresentanti di Non una di meno, che compiono atti come questo“, ha dichiarato Pillon. “Non hanno nulla da insegnare in tema di non violenza. Se il loro modo è lasciare bombe molotov all’interno delle associazioni che non condividono il loro pensiero, è molto grave”.
Poi, un messaggio a chi, al momento, è rimasto in silenzio. “Diamo tempo al tempo. Se nei prossimi due o tre giorni non dovessero arrivare delle prese di posizione, da parte di chi è rimasto in silenzio, allora la situazione sarebbe grave”.