Nell’incontro avvenuto a Palazzo Chigi il governo ha aperto alla possibilità di correggere il taglio delle pensioni ai medici. Ecco la reazioni dei sindacati.
L’incontro tra governo e sindacati a Palazzo Chigi è durato quattro ore. Un primo vero confronto sulla manovra apprezzato dalle parti anche se le idee continuano ad essere differenti. Come riportato dall’Adnkronos, il risultato finale del vertice non ha cambiato le posizioni delle parti coinvolte in questa vicenda.
Landini e Bombardieri, infatti, hanno parlato di un provvedimento sbagliato soprattutto per quanto riguarda le pensioni. Su questo tema, infatti, l’esecutivo non ha accolto le richieste avanzate dai sindacati. L’unica correzione proposta dal premier Meloni riguarda il tema dei medici, ma le sigle confederali hanno chiuso la porta ribadendo che il quadro non cambia assolutamente. Per questo motivo le parti restano distanti anche se il passo fatto dalla maggioranza sembra essere apprezzato.
Landini: “La mobilitazione non finirà presto”
L’incontro è servito ad avviare il dibattito tra governo e sindacati, ma da parte di questi ultimi non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro. A confermarlo è direttamente Landini ai giornalisti: “La nostra mobilitazione non finirà con la legge di bilancio perché chiediamo da tempo riforme strutturali su fisco e pensioni, ma anche il rinnovo dei contratti. Questa è una manovra“.
Sul no alla modifica ai medici deciso dai sindacati Bombardieri precisa: “Il governo conferma la sua insensibilità alla richiesta delle piazze di queste settimane. Il confronto, comunque è stato lungo e cordiale“.
Apertura da parte della Cisl
Se da Cgil e Uil sono arrivate soprattutto chiusure, la Cisl ha aperto alla possibilità di una collaborazione con il governo: “Ci ha assicurato che interverranno con dei cambiamenti e dei miglioramenti sull’articolo 33. E’ stato un incontro lungo, articolato e complesso, ma allo stesso tempo importante visto che era presente tutto il governo. Un segnale sicuramente positivo e di rispetto dopo le mobilitazioni e le manifestazioni“.
