Stefano Andreotti: “Papà e Kissinger avevano un rapporto strettissimo, ricordo quella volta…”

Parla a Notizie.com il figlio dell’ex presidente del Consiglio che era molto amico dell’ex Segretario di Stato americano: “Spesso venivano a studio di papà lui e Gianni Agnelli, si parlava di politica, di economia ma anche di calcio…”

Mio papà e Henry Kissinger erano legatissimi, credo proprio che, al di là dei rapporti istituzionali tra Italia e Stati Uniti, erano amici, si sentivano spesso, spessissimo…“. A parlare è il professor Stefano Andreotti, figlio di Giulio Andreotti, e nella sua vita ne ha viste e sentite tante, ma appena sente il nome di Henry Kissinger ha un sobbalzo perché lui e il padre era davvero molto legati, ma fa parte della storia italiana e americana. A Notizie.com Stefano Andreotti racconta qualche aneddoto sui due, e non sono pochi: “Quando ci fu il governo di solidarietà nazionale, quello del famoso compromesso storico, con il partito comunista che andò, seppur per poco, al governo, Kissinger chiamò subito papà…“.

L'amicizia
Rizzoli di New York Andreotti presenta il suo libro in inglese e come ospite d’onore c’è Henry Kissinger (Twitter Notizie.com)

Un periodo dove c’erano tantissimi dubbi e tantissime tensioni, tanto che fu anche in quel momento, o poco prima, che venne rapito Aldo Moro, Stefano Andreotti ricorda a Notizie.com: “Kissinger era molto preoccupato e dubbioso sull’ingresso del partito comunista e ne parlò con papà perché era diffidente, ma il partito comunista stava cambiando e mio padre lo rassicurò, Ma tutti e tue erano appassionati di politica estera e spesso si confrontavano sui problemi del Mediterraneo. Kissinger era un esperto e meglio di altri conosceva le problematiche del Medio Oriente, tanto che con mio padre ne parlavano e cercavano, immagino, delle strategie comune. Mio padre, a volte, passa per essere filo-arabo, ma è un’oscenità, Giulio Andreotti ha sempre seguito la strada della mediazione come arma per la soluzione, con equidistanza tra le due religioni. Anche per questo andava d’accordo con Kissinger“.

“Spesso venivano a studio di papà Henry Kissinger e Gianni Agnelli, si parlava anche di calcio…”

Il personaggio storico
Henry Kissinger in una delle sue ultimissime apparizioni in pubblico, qui aveva 98 anni (Ansa Notizie.com)

Si sentivano e si vedevano spesso. Ricorda ancora degli episodi Stefano Andreotti a Notizie.com: “Quando papà presentò il suo libro “Gli Usa visti da vicino” alla Rizzoli di New York come ospite d’onore venne proprio Henry Kissinger, neanche glielo chiese, sapeva che sarebbe venuto ed è andato con grandissimo piacere da parte di mio padre. E se si muove uno così, vuol dire che i rapporti non era solo e proprio istituzionali. Si stimavano a vicenda, papà sapeva che era la vera anima della politica estera americana, anche se l’ultimo incarico ufficiale l’ha avuto con Nixon, lui è sempre rimasto lì e con lui aveva un canale diretto e preciso. Certo, magari non andavano d’accordo su tutto, ma alla fine si capivano sempre“.

Persone molto riservate, quasi simili se non proprio identiche, spiega Stefano Andreotti a Notizie.com: “Penso di sì, mio padre era ben diverso da come veniva dipinto e da come è stato dipinto in alcuni film, in maniera totalmente errata e diversa. Ricordo quando spesso Henry Kissinger e Gianni Agnelli venivano a studio a trovare papà, loro tre avevano rapporti intensi, so che lì si parlava di politica, economia e anche di calcio, se non a volte soprattutto di calcio. Agnelli, lo conoscono tutti, papà era tifoso della Roma e Kissinger era un appassionato incredibile di calcio, papà mi raccontava che andava a vedere le partite, non credo che l’abbia mai portato all’Olimpico, non credo proprio. Comunque è stato un grandissimo politico, di livello mondiale“.

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