Diego Pellegrino, portavoce dell’Associazione Reseller e Trader dell’energia, in esclusiva ai nostri microfoni sulla fine del mercato tutelato.
Nei giorni scorsi il governo ha dato il via libera alla fine del mercato tutelato e al passaggio a quello libero. Ma cosa cambia per gli italiani? Lo abbiamo chiesto a Diego Pellegrino, portavoce dell’Associazione Reseller e Trader dell’energia.
Diego Pellegrino, cosa cambia per gli italiani con la fine del mercato tutelato?
“Per prima cosa bisogna dire che quello libero esiste da tantissimi anni. Poi bisogna spiegare che mercato tutelato non significa tutelare anche il prezzo. Anzi, gli italiani che hanno avuto la vera tutela sono proprio quelli che hanno scelto il mercato libero e, quindi, il prezzo fisso. Poco fa ho fatto una prova: sono andato sul portale per vedere le differenze e ho trovato una settantina di offerte migliori per il libero rispetto a quello tutelato. In più nelle scorse settimane alcune società ci hanno chiesto di fare un confronto tra i due. Dobbiamo dire che non sono paragonabili perché ci sono cose differente. Ma, basandoci sui numeri tra ottobre 2022 e settembre 2023, con il mercato libero si è avuto un risparmio del 35%“.
Come avverrà il passaggio?
“In due modalità differenti. Per quanto riguarda il gas non ci sarà nessun trauma. Il fornitore continuerà ad essere sempre lo stesso con una tariffa differente e definita dall’autorità. Sarà diverso, invece, per la parte elettrica. Qui, come successo con le microimprese, l’autorità sta organizzando delle aste dove 19 operatori proveranno ad aggiudicarsi determinati lotti di clienti“.
Pellegrino: “Perché non cambiare subito?”
Secondo Lei potrebbe essere più conveniente fare il passaggio prima di quello automatico?
“Siccome sono presenti già offerte migliorative perché non cambiare. In questo momento abbiamo un italiano su tre nel mercato tutelato. Secondo me è un problema di pigrizia mentale o di scarsa informazione. Ricordo che non c’è nessun vincolo. Se non si è sodisfatti, il mese successivo si può cambiare“.
Quindi in queste settimane si dovrebbe dare il via ad una campagna per informare gli italiani?
“Esattamente. Io sto ascoltando tutte le televisioni e le radio e mi dispiace molto quando esponenti dei governi precedenti chiedono una proroga per informare i cittadini. Ricordo che questo passaggio l’Europa lo ha chiesto dal 2017 e quindi mi domando: cosa hanno fatto loro in questi anni?”
Cosa cambia per le aziende?
“Anche loro hanno la famosa possibilità di scelta. Inoltre, le grandi hanno sempre preferito lavorare con il prezzo fisso“.
Vista il contesto geopolitico incerto e l’instabilità dei prezzi, possiamo parlare di momento giusto per il cambio?
“Assolutamente sì. Il mercato tutelato non ha contenuto la volatilità dei mercati degli ultimi due anni. Anzi dal 2021 è il libero che consente di risparmiare agli italiani“.