Roberto Cingolani in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ commenta la decisioni prese dalle ventidue nazioni durante la Cop28 a Dubai.
La Cop28 di Dubai è stata un punto di svolta per il nucleare. I Paesi, infatti, hanno chiesto di triplicare queste capacità entro il 2050 per rendere ancora più concreto il contenimento del riscaldamento climatico. “Sono contento che sia caduto un tabù – il primo commento di Roberto Cingolani al Corriere della Sera – ora bisogna investire su tecnologie di ultima generazione della fissione, non sicuramente su quelle vecchie che sono più complesse e costose“.
“Io in passato mi ero preso la responsabilità di dire alcune cose in momenti differenti da quelli di oggi – aggiunge l’ex ministro – ma alla fine tutti sono arrivati lì e questo mi fa davvero piacere“.
“Sull’energia non si deve risparmiare”
Il nucleare continua a far discutere visto che per molti è costoso. Ma Cingolani su questo non ha dubbi: “Davanti a sfide come il cambiamento climatico non dovremmo badare a spese. Di certo non si deve risparmiare sull’energia pulita accessibili a tutti. Simili investimenti garantiscono dal punto di vista sociale e globale dei miglioramenti“.
“Dobbiamo puntare verso un pianeta dove l’energia e anche l’acqua devono essere il più possibili disponibili in grande quantità e a costi ragionevoli – aggiunge l’ex ministro – inoltre se queste tecnologie diventano pervasive i costi si abbassano e sono più verdi anche delle altre“.
“Bisogna non avere paura nel fare le scelte”
Per Cingolani è arrivato il momento di “non avere paura nel compiere le scelte. Solo con lo sviluppo delle tecnologie possiamo salvare il nostro pianeta e conciliare la sostenibilità sociale e ambientale. Siamo in una buona compagnia con tante nazioni avanzate e per questo mi aspetto maggiore coraggio e meno timore“.