Una legge e una norma attesa da anni, ma in tanti governi che si sono succeduti non era mai stata fatta in maniera così dirompente
Una legge e un avanzamento atteso da anni. Tanti governi hanno provato ad attuare norme sulla Polizia e sulle Forze Armate per quel che riguarda stipendi e pensioni, ma niente era stato fatto in maniera così duratura e costante. Non si tratta solo aumenti di stipendio fino a 194 euro lordi mensili ma di qualcosa di più. Già perché, rispetto a quanto è stato fatto e deciso per medici e infermieri, ci sarà un calcolo più favorevole della pensione. Non solo. Verrà anche inserito un nuovo sistema di polizze sanitarie per coprire le spese di salute del personale delle Forze dell’ordine.
Nella manovra, dunque, è stato inserito un netto miglioramento delle condizioni di stipendio e pensioni per poliziotti, carabinieri, finanzieri, e per i vigili del fuoco. Norme attese da anni e che adesso stanno per rivoluzionare un rinnovo di contratto a tutti gli effetti e con dei miglioramenti che pochi pensavano di potessero raggiungere. Sul piatto Palazzo Chigi e Tesoro hanno inserito nella nuova manovra finanziaria altri 105 milioni di euro senza considerare il miliardo e mezzo già stanziato per gli aumenti contrattuali all’interno dei 5 miliardi dei fondi per l’intero comparto pubblico.
Emendamento che daranno possibilità di attivare polizze assicurative e migliorare la pensione
Ma non è tutto, Ci saranno altre soldi, circa 32 milioni di euro che serviranno a risolvere una questione che va avanti da anni e alla quale tengono in particolare modo la Guardia di Finanza e anche le Forze Armate. Già perché rispetto a quanto avviene per la Polizia, lo straordinario non era riconosciuto a causa di un diverso regime che, grazie a questi accorgimenti verrà corretto. Tra i tanti emendamenti ci sono anche altri 38,3 milioni che verranno, stanziati per poterli destinare alla stipula “di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare“.
E questa era una cosa che tutti i corpi lamentavano da anni come mancanza, anche rispetto a come venivano regolamentati gli altri corpi di polizia negli stati europei. E questo varrà per tutti i corpi, dalla Polizia, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, e tutte le altre Forze Armate. Ad esultare non è solo per questo, ma anche per la parte strettamente previdenziale di poliziotti, carabinieri, militari e vigili del fuoco. Già perché l’emendamento in questione prevede che chi andrà o è andato (sarà retroattivo da vedere di quanti anni) in pensione dal primo gennaio del 2022, ci sarà un calcolo più favorevole del montante contributivo accumulato, ovvero la pensione, cioè, sarà più alta. E per chi farà dei paralleli con i medici, gli infermieri, i maestri e i dipendenti degli enti locali, la ragione è semplice, considerato che i dipendenti che si occupano di Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico, per esigenze anche fisiche e di struttura lavorativa vanno in pensione prima, mediamente a 60-62 anni. Ecco il motivo.