Sergio Alfieri, guai per il medico di Papa Francesco: è sotto inchiesta

Il medico di Papa Francesco, Sergio Alfieri, è attualmente sotto inchiesta: le accuse nei suoi confronti sono molto gravi 

A lanciare la clamorosa notizia ci ha pensato ‘La Stampa‘. Il noto quotidiano ha affermato che il medico personale di Papa Francesco, ovvero Sergio Alfieri, è attualmente sotto inchiesta. Proprio colui che ha operato, per ben due volte, il Santo Padre. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di atto pubblico. A quanto pare il professore del Policlinico Gemelli avrebbe firmato il registro di presenza in alcuni operazioni nei confronti di alcuni pazienti negli stessi orari.

Nei guai il medico del Papa
Sergio Alfieri e Papa Francesco (Ansa Foto) Notizie.com

Avrebbe fatto più interventi in regime privato. In parole povere? Ci avrebbe guadagnato. L’accusa arriva in merito ad un episodio che si è verificato nel giugno dello scorso anno. Ad aver avviato le prime indagini ci ha pensato il Nas. Gli stessi che hanno acquisito almeno una decina di cartelle cliniche con tanto di relativi faldoni cartacei e digitali. I pazienti in questione si trovavano sia in regime pubblico che soprattutto nelle stanze solventi (quelle a pagamento).

Sergio Alfieri, guai per il medico del Papa: accuse gravissime

Non è finita qui visto che Alfieri, a quanto pare, risultava che stesse operazione contemporaneamente in più sale. Addirittura dai 2 ai 4 malati alla volta. Nel corso degli anni, grazie alla fiducia che il Pontefice ha sempre avuto nei suoi confronti, il medico avrebbe scalato delle importanti gerarchie. Tanto da entrare nel consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, nella Consulta Vaticana ed è diventato direttore scientifico dell’ospedale Gemelli-Isola Tiberina.

Nei guai il medico del Papa
Sergio Alfieri, medico del Papa, sotto inchiesta (Ansa Foto) Notizie.com

Senza dimenticare il fatto che svolge l’attività privata negli studi del Cemi. Appuntamenti, visite e interventi ma anche convegni, cda, riunioni. Segno del fatto che avrebbe trascorso più tempo in giacca e cravatta piuttosto che con la divisa da medico. Almeno questo è quello che fa sapere l’accusa. Come avrebbe fatto? Firmava il registro in calce, anche se ad operare erano altri medici della sua squadra. Lui solamente sulla carta. I malati oncologici passavano nelle stanze a pagamento (solventi).

I Nas vogliono continuare a vederci chiaro e indagano su questa vicenda. Il tutto sarebbe avvenuto senza che l’ospedale si sia accorto assolutamente di nulla. Addirittura ci sono delle carte in cui Alfieri risultava essere primo o secondo chirurgo. Ed invece non era presente fisicamente neanche all’interno della struttura in questione. Il 10 ottobre del 2022 lo vedevano impegnato in due interventi, mentre in realtà si trovava in un convegno all’hotel Hilton Cavalieri di Roma.

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