Piantedosi: “Sugli sbarchi legittimo aspettarsi di più ma il trend è in calo”

Il Ministro dell’Interno in una intervista a Il Tempo spiega i numeri sull’immigrazione, cosa si sta facendo e quello che si farà nel 2024

Questione migranti, una vicenda che da qualsiasi parte si veda non è facile affrontarla e cercare di risolverla. Anche la stessa Giorgia Meloni nel suo discorso finale ad Atreju ha ammesso che è una questione delicata, che pensava fosse meno contorta e che non credeva fosse così complicato, ma ha anche ammesso che è una vicenda che si può prendere e affrontare sotto un altro punto di vista, ovvero aiutare i paesi da cui le persone partono non solo per non farli andare via ma per garantire una prospettiva di vita. Anche grazie a questa filosofia, gli sbarchi sono diminuiti rispetto al passato e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi a Il Tempo lo conferma: “A parte le condizioni climatiche che scoraggiano le partenze, si cominciano a vedere gli effetti degli accordi di collaborazione con Tunisia e Libia, i due principali paesi di transito. La prosecuzione a regime di questa collaborazione e la sua intensificazione ci fanno essere fiduciosi sul fatto che il trend di diminuzione degli arrivi possa confermarsi l’anno prossimo».

Il ministro
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (Ansa Notizie.com)

Tutto era partito con l’accordo tanto voluto e cercato dalla stessa Premier Giorgia Meloni con la Tunisia. Si è iniziato bene, poi la Comunità Europea ha messo un po’ troppi bastoni tra le ruote, soprattutto dal punto di vista economico. E qui Piantedosi fa una sorta di primo bilancio: “La Tunisia quest’anno ha bloccato 83.944 partenze, tra migranti riportati a terra e persone bloccate prima di imbarcarsi, un dato superiore del 192% rispetto all’anno precedente. Questo dà l’idea dello sforzo che sta facendo Tunisi e di cosa sarebbe successo se, come pure auspicato da qualcuno, non sostenessimo la collaborazione con la Tunisia. Analogo ragionamento può farsi con la Libia

“Sui rimpatri c’è un incremento del 10% rispetto al 2022”

Gli sbarchi
L’arrivo di alcuni migranti nel porto di Lampedusa (Ansa Notizie.com)

E il bilancio non potrà altro che migliorare, almeno è quello che pensa il Ministro dell’Interno Piantedosi che cerca di spiegare quali siano le prospettive per l’anno che sta arrivando: “Nel 2024 contiamo di rafforzare questa collaborazione sul versante dei rimpatri volontari assistiti aiutando Tunisia e Libia a intercettare i migranti nel momento dell’ingresso nel loro territorio nazionale. Loro stessi ce lo hanno chiesto più volte. È un progetto che potrebbe fruire di finanziamenti europei e del contributo delle organizzazioni umanitarie internazionali”.

Il ministro ammette che non ci sono ritardi per i nuovi Cpr e confida sul fatto che “si tratta dei tempi necessari per individuare le aree e poi per progettare e realizzare i siti”. Per quel che riguarda i rimpatri e il futuro accordo con l’Albania, ora al vaglio della Corte Costituzionale albanese, Piantedosi rincara la dose e puntualizza un dato che è in netto miglioramento con l’anno passato: “Pur ereditando una situazione difficile, quest’anno registriamo un incremento del 10% sul fronte dei rimpatri. Non è ancora abbastanza per gli obiettivi del governo che intendiamo perseguire sulla strada intrapresa”.

Gestione cookie