Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, in esclusiva ai nostri microfoni: “L’obiettivo dell’ex presidente Conte è solo uno”.
La richiesta di Giurì d’onore per il premier Meloni dal leader del Movimento 5 Stelle nonché ex presidente del Consiglio, tiene ancora banco dentro e fuori i palazzi. Giuseppe Conte ha atteso la fine di Atreju domenica scorsa, per informare la stampa che avrebbe tenuto una conferenza stampa per rivelazioni importanti.
Rivelazioni che sono puntualmente arrivate poi nella mattinata di ieri. Come commentano ministri e parlamentari la richiesta di Conte? Lo abbiamo chiesto in esclusiva al deputato di FDI Federico Mollicone, che ritiene Conte in cerca di consensi da attrarre in vista delle europee e quindi cerca di polarizzare le attenzioni, “rubandole” alla Schlein
Onorevole Mollicone, Giuseppe Conte attende la fine di Atreju per notificare alla stampa la richiesta del Giurì d’onore contro il premier Meloni.
“E’ evidente che l’ex presidente Conte sia in astinenza da governo e quindi trova queste uscite per manifestare la propria presenza politica. Già l’opposizione il Gran Giurì lo ha già utilizzato sul caso Donzelli e il tutto si è concluso con un nulla di fatto. In questo caso siamo al paradosso: su cosa vorrebbe sollecitare il Gran Giurì? Sul fatto che Giuseppe Conte presidente del Consiglio per tre volte fa approvare una risoluzione di maggioranza in Parlamento che collegava il Mes al Patto di stabilità per poi scoprire che il premier lo aveva attivato a ridosso della scadenza del suo governo”.
L’ex premier Conte ritiene che il presidente Meloni abbia avuto un fax che in realtà dal punto di vista temporale sarebbe precedente e non successivo.
“Comunque dimostrerebbe l’ipocrisia di quel governo nei confronti dell’elettorato, del suo partito e del Parlamento italiano perché ha sempre dichiarato il contrario di quello che poi avrebbe fatto. Anche questa volta l’iniziativa dell’opposizione sarà un buco nell’acqua“.
Conte vuole infilarsi tra Meloni e Schlein?
“E’ evidente che vuole polarizzare con il presidente del Consiglio in modo da essere l’alter ego e portare al M5s quelli che sono i voti dell’opposizione“.
Il ministro Crosetto di nuovo in Aula. Secondo lui esiste una parte della magistratura che è politicizzata.
“Questa è la storia d’Italia. C’è un segmento della magistratura che è politicizzato”.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani
