Manovra, Sbarra (Cisl): “Passi avanti, ma restano diversi i fronti aperti”

Luigi Sbarra, segretario della Cisl, in un’intervista ad ‘Avvenire’ parla della manovra e di un tema molto delicato come quello delle pensioni.

Il governo si avvicina ad approvare la manovra, ma con i sindacati restano ancora restano delle distanze. “L’esecutivo ha recepito alcune nostre proposte di modifica del famigerato articolo 33 – sottolinea Sbarra (Cisl) in un articolo ad Avvenirein particolare si è fatta marcia indietro sui tagli previsti per chi matura i requisiti di vecchiaia“.

Sbarra intervista Avvenire
Luigi Sbarra sulla manovra e le pensioni – Notizie.com – © Ansa

Ma in generale vedo un 2024 molto impegnativo e intenso – continua il segretario della Cisl – agli amici della Cgil e della Uil dico che bisogna assolutamente ritrovarsi in un periodo di corresponsabilità e in questi mesi dovranno prevalere le idee sulla forza e l’antagonismo. Solo costruendo un progetto riformista insieme si può sfidare il governo e raggiungere i nostri obiettivi“.

“Ecco i fronti aperti con il governo”

Sbarra intervista Avvenire
Sbarra sui fronti aperti con il governo – Notizie.com – © Ansa

Sono diversi i fronti ancora aperti tra governo e sindacati. “Occorre concentrarsi su sanità, scuola, pubblico impiego andando a rinnovare i contratti pubblici e privati. Fondamentale anche far evolvere le relazioni industriali in senso partecipativo. Su questa road map chiamiamo ad aprire un comune spazio di confronto concertativo, verso un moderno Patto per la crescita, la coesione e il lavoro“, sottolinea Sbarra.

Ma dal governo arrivano buone notizie. “Siamo contenti che si inizi a parlare della partecipazione dei lavoratori alla gestione dei profitti delle aziende – aggiunge il segretario della Cisl – su questo progetto abbiamo registrato un consenso bipartisan“.

“Per la Cisl il trend si conferma in crescita”

Sbarra intervista Avvenire
Sbarra sul trend della Cisl – Notizie.com – © Ansa

Sbarra conferma che il trend per la Cisl “si conferma in crescita. Negli ultimi anni siamo cresciuti di migliaia di decine di iscritti e le proiezioni ci dicono che la strada continua ad essere questa. La nostra posizione di sindacato autonomo, libero, responsabile, ma anche intransigente, ha portato molti lavoratori a iscriversi. Noi vogliamo governare il cambiamento con la concertazione e la contrattazione e non con demagogie e populismi“.

Gestione cookie