A parlare con Il Messaggero è il presidente della Commissione Finanze della Camera e spiega la situazione
Superbonus, Mes, cuneo fiscale e tanto altro. Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, deputato di Fratelli d’Italia, parla con Il Messaggero e spiega tutto quello che si sta facendo e si tenterà di attuare nella prossima manovra finanziaria. “Superbonus? Rimane un tema. Ma come ha ben spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, si tratta di una questione radioattiva, che continua a lasciare scorie nei conti pubblici“, dice con un pizzico di preoccupazione e anche con un po’ d’orgoglio Osnato.
Di sicuro il governo sta cercando di tutelare chi l’ha usato in maniera congrua e senza secondi fini per cercare di truffare lo Stato, anche perché ci sono tante persone per bene che hanno dato seguito a lavori dei propri condomini che ancora non sono ultimati e in qualche caso nemmeno cominciati, pur avendo già pagato: “Tutto quello che si riuscirà a fare non deve prevedere ulteriori costi per la collettività. So che il ministero dell’Economia sta ragionando ad una sorta di Sal anticipata. Non è detto che vada in porto, ma è l’unica soluzione sulla quale si può oggettivamente provare ad intervenire“, garantisce Marco Osnato.
“Il taglio del cuneo è arriva nel momento giusto”
Ma la misura più importante, quella che dà una marcia in più alla manovra è senza dubbio il taglio del cuneo fiscale, anche se, al momento, sarà finanziato per un anno, ma Osnato non è così timoroso e dubbioso a riguardo: “Il taglio del cuneo è una misura importante che arriva nel momento giusto, perché si cerca di restituire potere di acquisto alle famiglie. La riduzione dei contributi per i redditi fino a 35 mila euro è una risposta molto incisiva all’inflazione. Ma nella manovra ci sono anche altri interventi importanti che vorrei ricordare“.
Ora resta da vedere quello che accadrà a queste misure da qui a un anno, con la voglia di mantenerle e di fare in modo che tutto vada a regime e si aggiusti: “L’intenzione è certamente quella di renderle strutturali. Nella fase contingente era difficile fare progettualità più a lungo termine. Credo che data la situazione meglio di così era difficile fare. Ma, come ho detto, contiamo di dare una modalità strutturale a tante scelte che abbiamo fatto. E il passo veloce che stiamo tenendo anche sull’approvazione della delega fiscale, credo sia certamente un segnale positivo in questo senso. Abbiamo già approvato cinque decreti attuativi e altri tre stanno arrivando. Tutto questo, giova sempre ricordarlo, senza particolari intoppi“