Il cantante, tifosissimo rossoblù, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Da tempo eravamo da orfani di queste emozioni. Godiamoci il momento, possiamo diventare la nuova Atalanta”
Et voilà, si sogna anche in Coppa Italia. Il Bologna vola: non sulle ali dell’entusiasmo, ma su quelle del talento dei suoi calciatori e dell’organizzazione tattica imposta da Thiago Motta. “Eravamo orfani da tempo di queste emozioni”: commenta Andrea Mingardi in esclusiva a Notizie.com. Il cantante, tifosissimo rossoblù, esalta soprattutto le doti di Joshua Zirkzee: “Mi ricorda Roberto Baggio”. La crème de la crème, tutti pazzi di lui.
Andrea Mingardi, il Bologna ha eliminato l’Inter: è l’ennesima soddisfazione di questa stagione.
“Lo stupore si è trasformato in entusiasmo e poi in fiducia. Siamo orfani da tanto tempo di queste emozioni… A Bologna, città in cui si vive più rispetto ad altre parti, molta gente ricorda ancora lo Scudetto del ’64. Quello che è successo in queste settimane e ieri sera a Milano non può essere considerato normale”.
Qual è il segreto di questa squadra?
“Il gioco, l’organizzazione e alcuni talenti clamorosi. Zirkzee in campo tenta delle cose che sono magia pura. Mi ricorda Roberto Baggio. Prova dei gesti che la gente non si aspetta mica… Come fai, a 10 minuti dalla fine, a pensare a quel tunnel e a quell’imbucata coi giri contati? Nella sua testa c’è qualcosa che è nettamente avanti rispetto agli altri”.
Un commento sul lavoro di Thiago Motta?
“È il grande gestore, sta stupendo tutti. L’unico non meravigliato è lui. L’ho incontrato 4-5 partite dopo il suo arrivo a Bologna, ero terrorizzato dopo le prime gare, erano state un disastro. Ma aveva una visione, nel tempo ha cambiato i titolari, ha lasciato andare altri giocatori, tutti quelli che entrano danno un contributo. Non è una cosa normale. Temo solo una cosa: del Bologna non me ne sono accorto solo io, ma anche Milan, Inter, Juve, Lazio…”.
Credi nella Champions League?
“Il quarto posto è uno specchietto per le allodole, poi ti devi attrezzare. Dipende anche da Motta, se decide di rimanere vuol dire che del quarto posto ha una visione… So che stanno monitorando giocatori di 18 anni. A Bologna la gente è tranquilla, ama il calcio e lo sport, perché non può essere una nuova Atalanta? L’ho sempre pensato. Poi appunto è arrivato Sartori”.
Meglio pensare al presente, insomma.
“Arriverà una valanga di soldi, sarà dura resistere. Bisogna vivere il momento, farlo adesso, goderselo senza sperare nel domani. A Bologna siamo abbastanza capaci di goderci i momenti. Anche con il compianto Mihajlovic c’è stato un periodo in cui ci sono stati dei caroselli in Piazza Maggiore”.