Politica, Conte stabilisce record ‘negativo’: “Il più povero”

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha stabilito un record ‘negativo’: “Il più povero”

Un 2023 che sta per andare a concludersi. Ed è, appunto, tempo di fare bilanci. Non solo dal punto di vista politico, ma anche quello redditizio. Soprattutto scoprire (per pura curiosità) chi è il politico che guadagna meno rispetto gli altri colleghi. Ed il nome (per molti addirittura a sorpresa) è quello di Giuseppe Conte, numero uno del Movimento 5 Stelle. L’ex presidente del Consiglio, infatti, è considerato il politico che ha il reddito più basso.

E' il politico con il reddito più basso del 2023
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

Nel giorno della Vigilia di Natale il nativo di Volturara Appula aveva depositato alla Camera la sua dichiarazione dei redditi di quest’anno. Il totale? Un reddito lordo che si avvicina ai 25mila euro (per la precisione 24.359 euro). A rilasciare questa indiscrezione è stata l’agenzia di stampa ‘Open‘ che, allo stesso tempo, ha rivelato un dato curioso che nessuno conosceva sino a questo momento.

Dichiarazione dei redditi 2023, Conte il più “povero” tra i colleghi

Come annunciato in precedenza era stato rivelato una curiosità che riguarda, appunto, l’ex premier: poiché lo stesso Conte era stato proclamato eletto in Parlamento il 22 ottobre del 2022, la somma che emerge dalla dichiarazione depositata è uguale ai due mesi e mezzo di stipendio da parlamentare. Questo vuol dire solamente una cosa: in tutti i mesi precedenti il presidente dei pentastellati non ha ricevuto un solo euro. Nemmeno un compenso da parte del suo stesso partito.

E' il politico con il reddito più basso del 2023
Giuseppe Conte il più “povero” tra i suoi colleghi (Ansa Foto) Notizie.com

A questo punto, però, non è nemmeno da escludere un’altra ipotesi: ovvero che gli siano stati versati dei rimborsi spesa per le sue attività nel mondo della politica. Gli stessi che, per chi non lo sapesse, non devono essere assolutamente indicati come tali nella dichiarazione dei redditi. Le novità, però, non sono affatto finite qui. Lo scorso anno l’ex premier aveva pagato solamente 1.776 euro di tasse, vale a dire una pressione fiscale del 7,2%.

 

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