Brando Benifei, capodelegazione Pd a Bruxelles, in un’intervista a ‘L’Identità’ va ad attaccare duramente la destra: “Hanno dei problemi”.
E’ scontro aperto tra maggioranza e opposizione. Ad alimentare la tensione nelle ultime ore è il caso Pozzolo e proprio su questo si sofferma Brando Benifei in un’intervista a L’Identità: “La destra ha un problema ed è la classe dirigente. A me sembra assurdo che un deputato si presenti ad una festa con un’arma carica e noi siamo venuti a saperlo solamente perché è stato esploso un colpo. Altrimenti la questione sarebbe rimasta nascosta“.
“A fianco di questo problema, c’è la questione della cultura della destra italiana, che in Parlamento avanza proposte per rendere ancora più facile l’accesso alle armi – aggiunge il capodelegazione dem a Bruxelles – insomma, questa storia non si può minimizzare e sono certo che gli italiani in poco tempo presenteranno il conto“.
Benifei sulla conferenza stampa in ritardo del premier Meloni
Oggi è il giorno della conferenza stampa del premier Meloni. Un appuntamento che il presidente del Consiglio ha rinviato due volte a causa dei problemi di salute. “Se lei a detto così, penso che possiamo serenamente crederle – spiega Benifei – il significato politico va attribuito ad una manovra modesta e senza visione di Paese, approvata tra Natale e Capodanno con un iter che ha mortificato il Parlamento“.
“Il centrodestra si sta dimostrando inadeguato – aggiunge l’esponente del Pd – ed è giusto preoccuparsi per i danni che stanno facendo all’Italia. Sono certo che gli italiani, che non stanno meglio, presenteranno il conto in termini di consenso“.
“Il Pd resterà sopra i 5Stelle”
Benifei si proietta anche sulle prossime Europee e sulla possibile sfida tra Pd e 5Stelle: “Certamente ci aspettiamo un po’ di competizione e penso che alla fine resteremo davanti ai pentastellati. Il voto di giugno potrà essere il terreno ideale per distinguerci, considerata la diversa vocazione dei partiti nel vedere come centrale l’impegno europeo. I dem devono definire una piattaforma per spingere il progetto di integrazione europea, perché è chiaro che se siamo isolati diventiamo più deboli“.