Per quanto riguarda gli spari di Capodanno, dice la sua Luca Campana, il ragazzo colpito alla gamba, e le versioni non combaciano affatto
L’elettricista e il deputato. Da una parte un ragazzo, la cui unica colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, dall’altra un deputato della Camera del partito di maggioranza che è proprietario di una pistola che ha ferito quel povero ragazzo alla gamba. E in tutto questo impazzano polemiche, ma soprattutto versioni distorte e che non combaciano. Di solito in questi casi a pagarne le spese è colui che non ha grande “potere” e che rischia di diventare vittima non una, ma più volte. Lui, l’elettricista, si chiama Luca Campana, ha 31 anni, è il papà di due bambini, e in questi giorni sta passando le pene dell’inferno perché vede, sente e legge cose che non gli tornano e ha il timore di finire in mezzo a un qualcosa più grande di lui e di essere stritolato. Nella festa di Capodanno dove è partito quel maledetto colpo partito dall’arma di Pozzolo, il genero del capo della scorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, non sa più cosa pensare ma è sicuro di un fatto: “Quello che dice Pozzolo non è vero, non è andata come dice lui, io non ho mai raccolto da terra quell’arma, né l’ho toccata, né mi sono sparato da solo“. Sono le parole pronunciate da Luca Campana, l’unica vera vittima di questa assurdità.
Il cenone nei locali della Pro Loco di Rosazza era terminato, si stava sparecchiando e mettendo a posto le cose. Nel frattempo è arrivato Emanuele Pozzolo aveva atteso la mezzanotte in casa con la famiglia e poi è arrivato alla Pro Loco intorno all’una e un quarto. Con, all’insaputa di tutti, aveva il mini-revolver da cui è partito un colpo che ha ferito il 31enne. Un testimone ha affermato: “Pozzolo ha tirato fuori l’arma ed è partito il colpo“. Resta ancora tutto da chiarire, da definire e da verificare. Ai carabinieri il deputato di Fratelli d’Italia ha riferito che “la pistola è caduta in terra, quel ragazzo (Campana, ndr.) l’ha raccolta ed è partito lo sparo“. Ed è qui che le versioni non combaciano affatto, qualcuno mente. E in maniera spudorata. C’è però un agente di polizia che era presente al fattaccio e racconta una versione molto simile a quella di Luca Campana: “Pozzolo è arrivato a fine serata, era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all’improvviso è partito lo sparo“.
“Ci sono stati anche altri spari alla festa…”
Le forze dell’ordine stanno cercando di capire come sono andati i fatti, mentre a livello politico impazza una polemica fuori controllo. Ma quello che sta emergendo, almeno secondo il quotidiano Repubblica, è che alla festa, prima dello sparo alla gamba, ce ne sarebbero stati anche altri. “Altri spari alla festa prima dell’arrivo di Pozzolo“.
Alla cena, infatti, c’erano anche diversi agenti, non in servizio, ma insieme ad amici e parenti. Alcuni di loro, alla mezzanotte, si sarebbero allontanati per esplodere botti e fuochi d’artificio e sembra che qualcuno di loro abbia preso la propria pistola e abbia sparato in aria. Ma su questo ancora non ci sono tante conferme, solo voci e rumors. Ma è un tipo di scenario che sta verificando la procura di Biella. Di sicuro tutto è appena cominciato e la sensazione che ogni giorno ne uscirà qualcuna di diversa. Nel frattempo, il povero elettricista è a casa con la sua famiglia, con 10 giorni di prognosi.