Momento di grande difficoltà nel paese, con gruppi terroristici e gente del cartello che si sono coalizzati tentando l’assalto ai mezzi di comunicazione e alle caserme. Il presidente Noboa ha firmato un decreto che avvia il “conflitto armato interno”
L’inferno sulla terra. E’ quello che sta accadendo in Ecuador nella notte italiana e nelle prime ore del pomeriggio con gruppi terroristici e gente del cartello che si sono coalizzate per attaccare il governo nel vero senso della parola. All’improvviso e in un’azione coalizzata e strategicamente preparata si è dato l’assalto alla tv di Stato, alle caserme e alle prigioni. Dalla normalità al caos nel giro di pochi istanti. La gente inizialmente non capiva, ma appena si è cominciato a sparare in strada è successo di tutto. La paura c’è stata quando un commando di 10 persone ha fatto irruzione alla televisione di Stato e fatto prigionieri tutti i giornalisti mentre erano in diretta. Una cronistoria allucinante.
Il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa ha emanato un decreto d’urgenza affermando che il paese è nel pieno di un “conflitto armato interno“, e si tratta di un un vero e proprio decreto di guerra ai narcos. E’ da giorni che un’ondata di violenza su vasta scala ha fatto sprofondare il Paese sudamericano in un incredibile caos, quasi a un passo dalla guerra civile con bande armate in azione simultanea in tante città importanti, dalla capitale Quito a tante altre, con saccheggi, rivolte carcerarie, sparatorie, scontri con la polizia, omicidi in strada.
Nesecito saber que las personas responsables de este acto terrorista fueron liquidados en el lugar. Esos delincuentes tienen que salir de ahí muertos, una persona así no se puede reintegrar a la sociedad 🙏 pic.twitter.com/Xt1F9fHg2U
— dave acurio (@dave_acurio) January 9, 2024
Fino a questo momento si contano almeno dieci persone morte, tra cui due agenti della polizia nazionale ecuadoregna, e tre sono rimaste ferite, negli scontri scoppiati nel quadro del “conflitto armato interno“, ma il bilancio non fa che salire di ora in ora, a causa dell’incredibile violenza che si è scatenata da gruppi “narcoterroristici” ai quali il Governo del paese ha dichiarato da giorni una guerra legale senza pietà.
ACTUALIZACIÓN
Luego de la intervención de @PoliciaEcuador en las
instalaciones de @tctelevision #GYE, se evacúan a las personas del lugar, a fin de verificar novedades con los trabajadores del medio de comunicación y restablecer el orden.Noticia en desarrollo… pic.twitter.com/Wekwwr3eol
— Policía Ecuador (@PoliciaEcuador) January 9, 2024
“Non ci fermeremo finché non troveremo i responsabili di questo atto criminale“, ha scritto sui social. C’è stato anche l‘assalto alla televisione pubblica con un gruppo armato di dieci persone che sono entrate in diretta durante il tg e hanno messo sotto sequestro tutto il personale della televisione, con minacce in diretta che tutta la gente ha potuto vedere mentre era a casa. Scene del terrore, con pistole puntate alla tempia del conduttore, famoso in tutto l’Ecuador.
🚨🇪🇨 Caos in #Ecuador. Uomini armati e incappucciati sono entrati negli studi dell’emittente televisiva TC Televisión, situata a nord di #Guayaquil. Il presidente #Noboa ha emanato un decreto che identifica “l’esistenza di un conflitto armato interno”.
Il Blog apre la diretta. pic.twitter.com/Cm0jzPtVko
— Dario D’Angelo (@dariodangelo91) January 9, 2024