Un ragazzo di 20 anni è stato ucciso, sabato sera, all’interno di una discoteca: arrivano importanti novità direttamente dalla caserma
Shock in quel di Palermo dove un ragazzo di 20 anni, nella serata di sabato 13 gennaio, ha perso la vita all’interno di una discoteca. La vittima si chiamava Francesco Bacchi. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che il giovane sia stato ucciso a suon di botte alla testa (preso ripetutamente a calci). Il tutto è accaduto all’interno di un locale a Balestrate (provincia del capoluogo siciliano). Subito sono partite le indagini da parte dei carabinieri che hanno visionato le telecamere di videosorveglianza.
Nel pomeriggio di ieri, domenica 14 gennaio, le prime ed importanti novità di questa vicenda. Un suo coetaneo è stato fermato dai militari dell’arma della sezione di Partinico. Per questi ultimi non ci sono dubbi: è proprio lui la persona ritenuta responsabile della morte di Bacchi. A quanto pare ci sarebbe stata una violenta lite all’interno del locale. Dalle parole di sarebbe passato subito ai fatti. Prima un pugno sul viso della vittima. Dopo che quest’ultima era caduta a terra, perdendo i sensi, è stato colpito più volte con calci fino a toglierli la vita.
Palermo, ragazzo ucciso in discoteca: coetaneo avrebbe confessato omicidio
Una lite iniziata prima all’interno della discoteca “Medusa” e poi proseguita all’esterno dove è terminata nel peggiore dei modi. Poco dopo il suo arrivo in ospedale, in quel di Partinico, il cuore del ragazzo ha smesso di battere per sempre. Il personale medico, infatti, ha confermato che il 20enne è deceduto per lesioni gravissime. La conferma ufficiale in merito, però, arriverà solamente grazie all’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni.
Nel frattempo il coetaneo fermato dai carabinieri avrebbe confessato l’omicidio. Si è giustificato dicendo che la sua intenzione non era assolutamente quella di ucciderlo e che la lite sarebbe terminata in tragedia anche se non voleva. Una lite (come confermato dalle immagini delle telecamere) che avrebbe coinvolto almeno sette persone.
La vittima era una persona conosciuta visto che era il figlio di Benedetto ‘Nini’ Bacchi, ovvero l’imprenditore nel settore delle scommesse online finito nell’inchiesta antimafia denominata “Game Over“. Anche se, i militari stessi, ci hanno tenuto a precisare che non c’è alcun tipo di coinvolgimento con questa vicenda.