L’ex giocatore azzurro sta seguendo gli Australian Open e non è affatto sorpreso da come ha iniziato l’italiano e a Notizie.com fa una previsione
“Magia. Non sono sorpreso per come ha cominciato l’anno, andrà sempre meglio, vedrete. Volerà a arriverà tra i primi tre stabilmente, chissà se riuscirà a….vabbè non lo dico…”. Scherza, dice e non dice, ma al tempo stesso l’ex tennista azzurro e opinionista tv di Eurosport per il tennis Diego Nargiso è emozionato ed euforico per come ha ripreso a correre Jannik Sinner e a Notizie.com spiega il suo pensiero su quanto sta accadendo in questi giorni agli Australian Open: “Quando vai in un torneo dello Slam e arrivi ai quarti senza mai perdere un set, per te giocatore è una roba pazzesca, ma è anche un monito per gli altri, credetemi“.
Il percorso che sta facendo Sinner non è stato mai fatto così, in questo modo rapido e solido, anche Nargiso sembra essere della stessa opinione e racconta: “Quando vai così e spingi così, vuol dire che sei consapevole della tua forza, ha trovato dall’anno scorso una tranquillità e una convinzione nei propri mezzi e lo porta a giocare a un livello altissimo. Ha trovato anche un insieme di soluzioni, nel momento in cui una partita può creare dei problemi e lui riesce ad attingere e trova un modo per variare il gioco. Non fa più fatica, prima qualche volta aveva problemini quando non riusciva ad essere costante col servizio e faceva fatica adesso accade molto di meno. E questo ti dà tanta serenità“.
“Jannik ora è tra i primi tre al mondo, ma Rublev è tosto”
Diego Nargiso a Notizie.com fa una sorta di analisi tecnica del torneo di Sinner fino adesso: “In questo scorcio di gare ha giocato con tennisti alla sua portata, ma adesso lui vale i primi tre del mondo ed è quello che sta facendo tanta impressione. Certo, un po’ di timore c’è sempre, e ce lo dobbiamo sempre mettere e avere laddove non ci sono state problematiche è sempre meglio affrontarle perché poi ti permettono di stare dentro al torneo, ed è sempre meglio averne. Rublev? E’ un giocatore che può fare cose egregie, ma con i primi tre al mondo non vince quasi mai, non riesce a fare la differenza, ad avere continuità, col suo modo di attaccare così tanto la partita, non avendo tante soluzioni. Jannik ha tante frecce al suo arco, sarà comunque dura e bisogna stare attenti, ma il russo soffre la sudditanza psicologica, ma sempre stare attenti perché è arrivato fino al numero 5 al mondo ed è da prendere con le molle...”