L’ex senatore e amico personale di Berlusconi torna a parlare in concomitanza dell’anniversario di Forza Italia
E’ stato uno dei fondatori di Forza Italia, uno degli amici più cari di Silvio Berlusconi, uno di cui si fidava e a cui affidava tante cose, soprattutto dal punto di vista legale. L’avvocato Cesare Previti ne ha viste tante nella sua carriera e nella sua vita. E’ stata una persona potente, uno che incuteva anche un certo timore, ma di sé racconta di essere sempre stato una persona per bene che non poteva fare male a nessuno, nonostante sia stato dipinto come una specie di manovratore ai tempi in cui venne coinvolto in diverse vicende giudiziarie.
E’ stato anche uno dei fondatori del partito di Silvio Berlusconi, quella Forza Italia che, proprio qualche giorno fa, compiva trent’anni dalla sua fondazione e lui, Previti, è stato presente alla celebrazione e ha rivisto tante persone che non vedeva da tantissimo tempo. Dice di essersi emozionato, anche perché sostiene di essere diventato anche una persona molto sensibile, ma ci tiene a sottolineare che “è normale emozionarsi quando ricordi un amico caro come Silvio Berlusconi“.
“Berlusconi ha gettato basi solide e dureranno”
Ricordare Silvio Berlusconi per uno come Cesare Previti non è stato facile,, anche dover rivedere alcune persone che non vedeva da tempo e condividere il tempo passato. Fa un certo effetto per Previti, anche se non sembra essere d’accordo con chi sostiene che Forza Italia non andrà lontano, per l’avvocato ed ex senatore Berlusconi “ha gettato basi solide e dureranno”
Con la politica però Cesare Previti ha chiuso, non ne vuole più sentir parlare, anche perché, dice lui di sé stessa, di avere una certa età e non ha né più la forza, né più la voglia di stare dietro a cose che riguardano la vita pubblica e politica, tanto che ci tiene a ribadire: “Ho quasi novant’anni, per fortuna sono lucido. Ma questa lucidità la uso per divertirmi“. Di sé racconta che ha ancora voglia di divertirsi, che ha una grande vita sociale e che segue la sua passione, la Lazio. Dell’attuale governo non dice granché, solo che, osserva, “non so se stiamo galleggiando, di sicuro ci siamo liberati della sinistra“.