Il Pontefice fa il punto della situazione sulla guerra, ma anche su altri temi di cui si sta dibattendo tanto all’interno della Chiesa e non solo
Quando parla tutti lo ascoltano, anche perché le sue parole sono sempre ponderate, pesate e mai banali. Sono due anni che lotta per fermare la guerra in Ucraina, mesi che cerca di far ragionare i potenti del mondo su quanto sta accadendo a Gaza e, nonostante i suoi appelli siano quasi inascoltati, Papa Francesco non smette di rivolgersi al mondo per fermare lo scempio in Medio Oriente, soprattutto a Gaza, dove da settimane, non fanno che piovere bombe su bombe, mettendo in seria crisi la popolazione che non sa più che fare e dove andare. Il Papa ogni settimana, almeno per due o tre volte, ripete sempre lo stesso concetto: “Mai mi stancherò di ribadire il mio appello, rivolto in particolare a chi ha responsabilità politiche”, le sue parole pronunciate durante un’intervista al quotidiano La Stampa
Non sa più come dirlo che è necessario fermare le bombe e i missili su una città dove non resta più niente, ma lo stesso vale per Kiev e tutte quelle città dell’Ucraina che, ancora oggi, sono sotto gli attacchi dei russi e anche degli israeliani per quanto riguarda il Medio Oriente. La guerra, non solo per Papa Francesco, ma per l’intera umanità e da qualsiasi lato la si osservi, è sempre una sconfitta. “Gli unici che guadagnano sono i fabbricanti e i trafficanti di armi”, le parole del Papa che proprio non riesce a capire il motivo di così odio e di così tanta insistenza nell’annientare un popolo già inerme e senza forza.
“Perché benedire anche le coppie gay? Il Vangelo è per tutti”
Cerca sempre la via del dialogo e insiste nel non “voler mai arrendermi alla possibilità che si possa parlare“, insiste perché non concepisce l’idea che ci possa essere quella che chiamano un po’ tutti la “guerra giusta”. Non lo vuole proprio sentire questo termine e non lo accetta. Il Papa sostiene che se ti entrano in casa dei ladri, è giusto difendersi, ma non è proprio questo il caso e obietta sul fatto che si possa giustificare sia l’atto, ma soprattutto i termini, come in questo caso specifico. “Stiamo sprofondano nell’abisso“, il suo accorato appello. Ma nessuno sembra ascoltarlo.
Guerra e guerre nel mondo a parte, Bergoglio è stato al centro delle polemiche e della disputa interna alla Chiesa per aver dato il via libera alla benedizione delle coppie gay. Tanti sacerdoti non accettano questa nuova linea, ma lui va avanti per la sua strada e insiste nel dire che “tutti e tutte sono creature di Dio” e sottolinea come il Vangelo non faccia distinzioni e che sia “per santificare tutti” a patto che “ci sia la buona volontà“. Così parlò Papa Francesco.