Vertice Italia-Africa, Dreosto (Lega) a Notizie.com: “Tutti, da ogni parte politica, dovrebbero dare il proprio contributo al Piano Mattei”

La città di Roma teatro di uno dei più grandi incontri internazionali mai avvenuti in Italia.

I vertici europei e africani si sono riuniti nella Capitale per parlare del Piano Mattei, un progetto per per l’Africa promosso dall’Italia, che mira allo sviluppo economico attraverso la collaborazione e la cooperazione.

Ne abbiamo parlato in esclusiva con Marco Dreosto, segretario dell’Ufficio di presidenza commissione Esteri e Difesa di Palazzo Madama, ex europarlamentare e segretario regionale Lega Friuli Venezia Giulia.

Vertice Italia-Africa, Dreosto (Lega) a Notizie.com: "Tutti, indistintamente dalla posizione politica, dovrebbero dare il proprio contributo al Piano Mattei"
Vertice Italia-Africa, Dreosto (Lega) a Notizie.com: “Tutti, indistintamente dalla posizione politica, dovrebbero dare il proprio contributo al Piano Mattei” (Ansa Foto/Facebook) – notizie.com

La presenza a Roma delle massime istituzioni europee dei leader di oltre trenta Stati africani, del vicesegretario dell’Onu, dei vertici dell’Unione africana, evidenziano chiaramente come non solo ci sia una grande aspettativa, ma anche un’attenzione particolare verso quello che il nostro Paese ha voluto mettere in campo per la prima volta: uno straordinario piano di coinvolgimento e cooperazione internazionale con l’Africa”, ha dichiarato il senatore.

Senatore, sia la premier Meloni, sia i vertici africani hanno centrato parte dei loro intenti sul rapporto di collaborazione e non di sudditanza.
Si parte dal presupposto della condivisione e partecipazione di quelli che saranno gli sviluppi veri e propri, pratici e tecnici del Piano. Non a caso oggi è stato chiesto ai leader degli Stati africani di venire a Roma con idee, progetti, proposte e contributi per costruire insieme iniziative che cambieranno la vita dei cittadini africani. Citando Papa Giovanni Paolo II – lo ha ribadito anche la premier Giorgia Meloni – intendiamo dare a tutti il diritto a non emigrare, a restare nella propria Terra e fare lì il proprio benessere”.

Pd e Movimento 5 Stelle hanno accusato il governo di fare propaganda e di avere come fine ultimo quello di sfruttare le risorse dell’Africa.
Sono esterrefatto. Spesso in politica, anziché sfruttare le buone idee, si butta tutto nel campo dell’ideologia e del contrasto dell’avversario. Il Piano Mattei è una buona idea, sulla quale tutti, indistintamente dalla posizione politica, dovrebbero dare il proprio contributo perché diventi un progetto realizzabile. Vanno bene gli slogan, anche perché siamo in campagna elettorale per le europee, ma poi bisogna essere concreti e ammettere che vedere a Roma, per la prima volta, così tanti esponenti politici dell’Africa e delle istituzioni internazionali, forse ha un significato un po’ più ampio di quello che viene descritto dalle opposizioni”.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (Ansa Foto) – notizie.com

Si partirà con un fondo di 5 miliardi e mezzo di euro. Dove verranno prese le altre risorse? Si tratta di un progetto molto ambizioso.
Certo. È un progetto importante ed ambizioso che necessita anche tempi di realizzazione. Sicuramente è importante aver già alcune iniziative pronte. Penso alla formazione, al settore energetico in Marocco, alla sanità in Costa d’Avorio: sono alcuni esempi che potrebbero fare da precursori di altre iniziative. Il Piano Mattei deve essere assolutamente condiviso con le popolazioni e i leader: è necessario che ci indichino quali sono le priorità su cui investire le risorse. Che non sono solo i 5 miliardi e mezzo annunciati dalla premier Meloni. Ci sono altre risorse che arriveranno dall’Ue che in forma sinergica col Piano Mattei potrebbero dare risposte in termini economici. Sicuramente possiamo indicare le buone prassi e le metodologie, ma prima dobbiamo comprendere dagli Stati africani quali sono gli aspetti peculiari da condividere”.

Antonio Tajani, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola, Giorgia Meloni, Azali Assoumani
Antonio Tajani, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola, Giorgia Meloni, Azali Assoumani (Ansa Foto) – notizie.com

A febbraio partirà la cabina di regia. Quali sono i prossimi step?
Quello di oggi è stato un momento istituzionale importante, ma da febbraio ci saranno i primi incontri della cabina di regia. Sarà allargata a tutti i Ministeri, ma anche agli enti, alle associazioni e alle organizzazioni internazionali che vorranno dare il loro contributo. Con l’Africa esiste già una collaborazione che va potenziata: oggi lì lavorano 1.600 aziende italiane con 50 miliardi di interscambi commerciali. L’Italia, sia per la conformazione geografica sia per la questione del Mediterraneo allargato, può essere davvero un hub tra l’Europa e l’Africa”.

Verrà garantita la sicurezza in Africa?
Parleremo di sviluppo economico, di risorse, iniziative per la formazione e il lavoro. Come ha detto anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, siamo disponibili a parlare anche di sicurezza e mettere a disposizione strumenti che possono essere necessari in scenari difficili, per supportare le difficoltà contingenti legate ai singoli Paesi”.

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