Zelensky ritorna a rilasciare alcune dichiarazioni ai media italiani e lo fa ai microfoni del TG1: “Oggi l’Ucraina è più vicina all’Europa e siamo più esperti”.
A distanza di diversi mesi Zelensky ritorna a parlare agli italiani. Il presidente ucraino, che in passato era intervenuto più volte nelle trasmissioni e sui media italiani, questa volta decide di rilasciare un’intervista esclusiva ai microfoni del TG1 per fare il punto sul conflitto in corso nel proprio Paese e anche per avvisare il nostro Paese sulla possibilità di un allargamento del conflitto.
Inoltre, il presidente ucraino si sofferma anche sul rapporto tra Kiev e Roma sottolineando che “è molto positivo. L’ex premier Draghi ci ha aiutato molto e l’attuale presidente del Consiglio è riuscita a far aprire i negoziati per la nostra adesione all’Unione Europea. Possiamo dire che l’Italia è sempre al nostro fianco“.
Zelensky e il rischio di una guerra più ampia
La guerra in Ucraina continua ad andare avanti da molto tempo e diversi Stati in questi ultimi mesi hanno espresso le proprie perplessità sul proseguire a dare armi a Kiev. Un pensiero che Zelensky non condivide assolutamente e manda un chiaro messaggio sia al nostro Paese che al presidente italiano.
“La guerra potrà arrivare anche da voi perché con Putin non si sa mai – ammette il presidente ucraino, citato dall’Adnkronos – e sarà un vero e proprio choc“. Il motivo, almeno per Zelensky è molto semplice. Gli eserciti europei non sono pronti a reagire e non c’è nessuna garanzia che la Nato interverrà prontamente. Per questo motivo per il numero uno di Kiev continuare a sostenere il suo Paese è fondamentale.
“Abbiamo un esercito più forte”
Per quanto riguarda il conflitto in corso in Ucraina, Zelensky conferma che rispetto al passato il suo Paese ha “un esercito più forte anche grazie ai mezzi che sono arrivati dall’Occidente”. Sicuramente la guerra sta portando tanta stanchezza tra i cittadini e i soldati, ma il presidente non ha nessuna intenzione di mollare o fare un passo indietro perché, come detto ai microfoni del TG1, “non si può concedere alla Russia di vincere grazie ai suoi strumenti“.