Protesta trattori, Rizzo (DSP) a Notizie.com: “Una lotta di tutti, la vicenda del green è una trappola”

Quella degli agricoltori è la lotta di tutti, come fu negli anni ’70 con la classe operaia. Questa vicenda del green è una trappola”.

Può essere riassunto c0sì il pensiero di Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare e presidente onorario del Partito Comunista, che ai microfoni di Notizie.com ha commentato la protesta dei trattori che va avanti da alcune settimane.

Mentre le manifestazioni vanno avanti in tutta Europa e in Italia i contadini sono arrivati alle porte di Roma, l’Ue ha ceduto sui pesticidi. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della direttiva, che era tra i motivi della protesta.

Nel nostro Paese gli agricoltori si starebbero preparando a salire sul palco di Sanremo per parlare dei motivi per cui sono contro il green deal europeo e delle loro condizioni di lavoro. Nel frattempo il governo sta cercando una quadra per congelare l’Irpef agricola, introdotta nella Legge di bilancio 2024.

Protesta trattori, Rizzo (DSP) a Notizie.com: "Una lotta di tutti, la vicenda del green è una trappola"
Protesta trattori, Rizzo (DSP) a Notizie.com: “Una lotta di tutti, la vicenda del green è una trappola” (Ansa Foto) – notizie.com

Cosa pensa della marcia indietro dell’Europa sui pestidici?
Come si diceva una volta, la lotta paga. Questa mobilitazione ha un senso, ma è solo un piccolo passo. L’Ue è davvero matrigna, quindi dobbiamo considerare la lotta degli agricoltori come una lotta generale. Quello che stanno facendo non serve solo a loro, ma a tutti i popoli europei. È una lotta contro lo strapotere delle multinazionali e la falsità del green, che ci viene raccontata dai signori coi jet, che in un solo viaggio inquinano quanto uno di noi non fa in tutta la vita. Questa lotta serve alla classe lavoratrice in generale, ai consumatori. Gli unici che vengono colpiti dalla protesta degli agricoltori sono gli interessi delle multinazionali, che stanno determinando in negativo la nostra vita. Potranno spiegarci in tutti i modi quanto sono buoni gli insetti, ma il destino dell’umanità non è finire a mangiarli. Se ci sono problemi ambientali, basterebbe vedere chi ha inquinato il mondo. Questa vicenda del green è una trappola”.

Sta parlando di ipocrisia delle multinazionali?
L’ultima riunione del Forum di Davos ha consumato in jet privati quanto 350mila automobili in un anno. Di cosa stiamo parlando? Loro parlano di inquinamento mentre vanno in lussuosissimi ristoranti a mangiare carne di prima qualità e noi dobbiamo mangiare gli insetti? Nessuno dice che il 70% dell’inquinamento nel mondo è dato dall’attività delle prime cento multinazionali. Quindi, come dicevo, la lotta degli agricoltori è per l’esistenza. Dobbiamo appoggiarla, come negli anni ’70 si appoggiavano le lotte della classe operaia”.

Gli agricoltori hanno dichiarato che avevano deciso di manifestare ancor prima di venire a sapere dell’Irpef agricola. Quando l’hanno saputo hanno avuto un motivo in più per manifestare. Ora pare che la stiano spuntando anche su questo punto. Cosa ne pensa?
Un agricoltore non è obbligato a conoscere tutte le leggi e i cavilli burocratici, però notano una tendenza: per produrre un litro di latte spendono più di quello che ricavano. Hanno capito di essere stati fregati e anche che tutto il mercato è stato fregato. Bisogna dar loro solidarietà politica e anche mediatica”.

Marco Rizzo, Democrazia Sovrana Popolare
Marco Rizzo, Democrazia Sovrana Popolare

Ma le colpe delle politiche agricole vanno attribuite solo all’Europa?
Beh, insomma. C’è una parte del mondo che vuole mantenere il controllo. L’Ucraina è stata danneggiata non solo dalla guerra. La maggioranza del suo territorio è stata comprata dalle multinazionali americane del food. Dietro ciò c’è uno dei motivi della guerra. Le cose che una volta sembravano naturali, come l’acqua, sono fonte di guerra. Se oggi, alle mappe del carbone, del gas e del petrolio, aggiungiamo quelle dell’acqua, delle principali vie di comunicazione e dell’agricoltura, scopriamo la mappa delle guerre e delle tensioni internazionali. C’è un imperialismo che vuole tornare ai fasti del colonialismo. E le Nazioni emergenti non vogliono più sopportare questa condizione”.

Secondo lei, il governo come sta affrontando la protesta degli agricoltori?
Un po’ come ha affrontato la vicenda degli extraprofitti delle banche: dicendo cose e facendone altre. Avevano detto che li avrebbero tassati, poi hanno fatto marcia indietro dopo cinque giorni. Ma intanto la notizia era data. Vedo i filmati pittoreschi di Matteo Salvini sugli agricoltori contro l’Ue: ma perché hanno votato a favore delle armi all’Ucraina e non hanno dirottato quelle risorse all’agricoltura, agli ospedali, alle scuole? Se vuoi essere contro l’Europa non devi sbraitarlo sui social. Devi fare atti concreti, come non mandare più le armi all’Ucraina. Infine, Meloni sta combattendo una dura battaglia per l’Oscar dell’incoerenza con il Movimento 5 Stelle: entrambi hanno detto cose giuste e poi fatto il contrario”.

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