Il cantante in gara al 74esimo Festival di Sanremo, quello del 2024, Dargen D’Amico è tornato sulle sue parole nella serata di ieri dove aveva commentato la situazione che si sta vivendo fra Israele e Palestina: andiamo a vedere
Dargen D’Amico è solito far discutere. Il rapper in gara al Festival di Sanremo del 2024, nella serata di ieri, è stato protagonista di una dichiarazione al termine della sua esibizione che ha fatto discutere, ma che ha riscosso anche moltissime condivisioni.
Dargen ha infatti affermato: “Dedico questa canzone alla mia nipotina Marta che è a Malta a studiare. Ma non tutti sono così fortunati nel Mediterraneo: ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua senza cibo. Il nostro silenzio è corresponsabilità: la storia e Dio non accettano scena muta. Cessate il fuoco”. Parole fortissime da parte del cantante milanese che oggi hanno infiammato i dibattiti e i social e, proprio dopo l’esibizione di stasera, stavolta in scaletta ad inizio serata dopo l’intervento tardivo di ieri, ha rincarato la dose ironizzando sulla politica: “Io non volevo essere politico, ho fatto tante ca**ate nella mia vita, ma non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica. Ero semplicemente guidato dall’amore e mi voglio concentrare solo su quello”.
Dargen D’Amico polemico nei confronti della polemica
Dargen D’Amico, negli anni, si è di certo distinto per essere un’artista senza peli sulla lingua. Il rapper e cantante milanese stasera ha dimostrato e messo in risalto ancora una volta questo status polemizzando nei confronti della politica.
Non solo, c’è chi ieri sera ha pensato che una dichiarazione di Dargen D’Amico, passata un po’ inosservata, fosse stata una polemica nei confronti dell’orario di scaletta rivolta proprio ad Amadeus citando il titolo del suo pezzo. “Onda alta, ascolti bassi”.