DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 128 di conflitto
128mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
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Rottura Biden-Netanyahu?
Secondo quanto riportato dal Washington Post pare che il presidente americano, Joe Biden, sia molto vicino ad una rottura con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in merito al conflitto sulla guerra a Gaza.
Annuncio NYT
Secondo quanto riportato da Haaretz pare che il Wall Street Journal abbia riferito che l’Egitto ha avvertito Hamas di una cosa: nel caso in cui non dovessero raggiungere un accordo con Israele entro due settimane, l’esercito israeliano opererà a Rafah.
Incontro Siria-Iran
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha incontrato a Damasco il presidente siriano, Bashar al-Assad.
La richiesta di Gallant
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha chiesto l’intensificarsi delle operazioni militari in quel di Gaza.
Bilancio attacchi su Striscia di Gaza
Nel corso degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, negli ultimi quattro giorni, hanno ucciso due ostaggi israeliani e ferito gravemente altri otto. Lo ha riportato il quotidiano “Telegram”.
Si spinge per cessate il fuoco
Mohammed Nizal, figura importante di Hamas, ha detto ad Al Jazeera che sono in corso colloqui per raggiungere un cessate il fuoco.
Aumenta bilancio vittime
Il Ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha annunciato che il numero delle vittime (dall’inizio del conflitto) è aumentato a 28.176. 67.784, invece, sono i feriti.
Parla Gallant
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant: “Più intensifichiamo questa operazione, più ci avviciniamo a un accordo realistico per riportare a casa gli ostaggi”.
Nuova mossa polizia israeliana
La polizia israeliana ha sciolto al valico di Kerem Shalom con la Striscia una protesta che intendeva impedire il transito degli aiuti umanitari verso Gaza.
Parla Cameron
Il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, fa sapere: “Sono profondamente preoccupato per la prospettiva di un’offensiva militare israeliana a Rafah, con oltre la metà della popolazione. che si sta rifugiando nella zona“.
Parla ancora Netanyahu
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: “Non entrare a Rafah vuol dire solamente una cosa: perdere la guerra”.
Parla Netanyahu
Queste sono alcune delle parole rilasciate dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo gli attacchi nella notte a Rafah: “Coloro che dicono che in nessun caso dovremmo entrare a Rafah ci stanno sostanzialmente dicendo di perdere la guerra. Tenete Hamas lì. Prenderemo i restanti battaglioni terroristici di Hamas a Rafah, che è l’ultimo bastione“.
Attacchi a Rafah, vittime
Attacchi nel cuore della notte da parte dell’esercito israeliano in quel di Rafah. Secondo quanto riportato da fonti e media locali il numero delle vittime è salito a quota 25.