“C’era un detenuto a terra, circondato da cinque o sei agenti. L’ispettore Pablito Morello era sopra di lui, lo insultava e gli sferrava calci e pugni. Preciso che il detenuto era senza camicia ed è poliomielitico”. Questo il rapporto effettuato alla procura dalla coordinatrice degli educatori del carcere di Biella che aveva portato a un’inchiesta, chiusa dopo dieci anni nel 2011 senza nulla di fatto. Lo ha riportato il quotidiano La Repubblica
Una rivelazione portata alla luce dal quotidiano La Repubblica e che riguarda il passato “giudiziario” dell‘Ispettore Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, che dai giorni immediatamente successivi alla notte di Capodanno, era stato sostituito nel suo servizio. Delmastro aveva confermato che Morello fosse in ferie e che non era chiaro quando sarebbe tornato.
Morello aveva partecipato alla festa di fine anno nella sede della Pro Loco di Rosazza, nella provincia di Biella. In quel famigerato Capodanno, un uomo di 31 anni era rimasto ferito da un colpo sparato dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, attualmente coinvolto nelle indagini che vengono portate avanti proprio dalla procura di Biella. L’ispettore Morello non risulta indagato, eppure la sua testimonianza è da considerarsi estremamente rilevante.
Caposcorta Delmastro, venne accusato di aver sferrato calci e pugni a un detenuto. Morello era alla festa dello sparo di Capodanno
Pablito Morello era nella sala dove è stato esploso il colpo, e non è un dettaglio irrilevante che la persona rimasta ferita dal mini revolver del parlamentare Pozzolo, sia anche suo genero. L’ex caposcorta del sottosegretario Delmastro è stato, nelle settimane passate, interrogato dalla sostituta procuratrice Paola Francesca Ranieri, a capo dell’indagini dallo scorso 4 gennaio. Ma quali sono le rivelazioni tirate fuori dal noto quotidiano? “C’era un detenuto a terra, circondato da cinque o sei agenti. L’ispettore Pablito Morello era sopra di lui, lo insultava e gli sferrava calci e pugni. Preciso che il detenuto era senza camicia ed è poliomielitico”. Questo il rapporto effettuato alla procura dalla coordinatrice degli educatori del carcere di Biella che aveva portato a un’inchiesta, chiusa dopo dieci anni nel 2011 senza nulla di fatto e che aveva appunto riguardato l’ispettore Pablito Morello,
Ha scritto ancora La Repubblica nell’articolo ripreso anche da diverse agenzie di stampa, tra richieste di archiviazione della procura (ne vengono fatte tre), mesi di stallo, opposizioni alle archiviazioni e un’avocazione da parte della procura generale di Torino, il caso in questione, in cui sono indagati per abuso d’ufficio Morello e un suo collega viene archiviato, anni dopo il fatto. L’unico processo che va avanti, ma si arriva solo al primo grado, è quello in cui l’indagato è il detenuto (accusato da Morello di resistenza a pubblico ufficiale). E si conclude con una sentenza di non luogo a procedere per prescrizione. La testimonianza della coordinatrice degli educatori, scritta in un verbale di due pagine, non è mai stata smentita. Ci sono poliziotti che hanno detto di non ricordare niente, ma nessuno avrebbe mai dichiarato che quel verbale fosse falso
Già nei giorni successivi all’incidente di Capodanno va ricordato, erano emersi i legami tra tra Delmastro e gli agenti della Polizia penitenziaria di Biella. Delmastro è infatti il sottosegretario che al ministero della Giustizia ha la delega al Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria (DAP): dunque è il responsabile governativo dell’organo che controlla la gestione delle carceri e della penitenziaria. Lo studio legale della famiglia Delmastro aveva difeso vari agenti della penitenziaria locale coinvolti in vicende giudiziarie. Morello, poi, era stato candidato ed eletto nel 2009 al Consiglio comunale di Biella, dove Delmastro era assessore, e insieme a Delmastro nel 2013 lasciò il Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi per aderire a Fratelli d’Italia, appena fondato da Giorgia Meloni.