Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Stampa” è intervenuto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida
Un confronto, quello che ha visto come protagoniste Giorgia Meloni ed Elly Schlein, che ha dato delle importanti risposte. Almeno per quanto riguarda Francesco Lollobrigida. Di questo e molto altro ancora ne ha parlato l’attuale ministro dell’Agricoltura nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” dove ha affrontato vari temi. Un dialogo tra due donne leader del Paese che può essere intrapreso come un segno di modernizzazione del Paese.
Successivamente ha affrontato il tema delle elezioni europee. In merito a ciò ha precisato che non ha alcuna intenzione di candidarsi. Tanto da precisare che continuerà a fare quello che gli verrà detto dal suo partito. Ha piena fiducia nelle liste competitive, segno del fatto che il suo contributo in questo caso può anche non servire. In questi ultimi mesi, però, si sta parlando costantemente di una possibile e forte candidatura della premier Giorgia Meloni.
In merito a ciò ha voluto fare qualche precisazione: “Credo sia legittimo cercare di verificare nelle urne il consenso degli elettori. Escludo che Giorgia sottragga tempo per la campagna elettorale. Certo, se uno si mette a girare tutti i paesi del collegio allora sì, ma nel suo caso candidarsi significa metterci la faccia“.
Europee, Lollobrigida: “Meloni-Schlein? Sfida affascinante”
Stesso discorso vale anche per la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. La vede come una importante sfida tra le due parti visto che tendono a rappresentare altrettante famiglie di politiche in competizione. Una competizione che, però, si sta verificando anche all’interno del centrodestra. In particolar modo tra Lega e Fratelli d’Italia. Su questo ha precisato: “Si vota con il proporzionale, è normale che ognuno voglia distinguersi“.
Anche se, tutto questo, non deve mettere assolutamente in pericolo l’attuale governo. “So bene che l’elettore del centrodestra vuole l’unità e punisce chi lavora per dividere. In passato è successo con gli attacchi di Gianfranco Fini a Silvio Berlusconi. Tanto è vero che gli sono costati la leadership della destra italiana“.
In conclusione si è soffermato su un altro argomento delicato ed importante come quello relativo al terzo mandato. Su questo ha ribadito che si rischia fortemente di fare un favore al Partito Democratico visto che in ballo ci sono delle importanti regioni governate dal centrosinistra. Poi precisa che la lealtà, da parte degli alleati, non è stata mai messa in discussione.