Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” è intervenuta la vedova di Sinisa Mihajlovic, Arianna
Tra pochi giorni (precisamente il 20 febbraio) sarebbe stato il compleanno di Sinisa Mihajlovic. Avrebbe spento 55 candeline. Ed invece da più di un anno il mondo del calcio (e non solo) continua a piangere la scomparsa dell’allenatore, venuto a mancare per una terribile malattia che non gli ha lasciato scampo. Un dolore enorme (non potrebbe essere altrimenti) per chi gli è stato vicino fino all’ultimo, come la moglie Arianna. Quest’ultima ne ha parlato nel corso di una intervista rilasciata al ‘Messaggero‘.
La depressione l’ha colpita subito dopo la scomparsa del marito. Un vero e proprio trauma che non può assolutamente essere messo da parte da un momento all’altro. C’è stato bisogno dell’aiuto da parte di un professionista per rialzarla. Anche con frasi molto dure, ma dette solamente per il suo bene: “Arianna, o ti rialzi e vivi per te e i tuoi figli, oppure ti lasci andare e te ne vai come Sinisa“. Sa benissimo che nulla può essere come prima, ma la forza di andare avanti gliela danno proprio i figli e la nipotina.
Domenica allo stadio ‘Olimpico’ si svolgerà il match tra Lazio e Bologna. Non una partita come tutte le altre. Fa sapere che tornerà nell’impianto sportivo insieme alla sua famiglia. Proprio sul club felsineo, successivamente, si è voluta soffermare. Non sono assolutamente mancati gli elogi ed i complimenti nei loro confronti, soprattutto per come si sono comportati fino all’ultimo.
Arianna Mihajlovic: “Il Bologna ha pagato Sinisa fino all’ultimo”
Oltre la malattia un’altra botta per Sinisa: ovvero l’esonero da parte del Bologna. Arianna ribadisce che si trattava di una notizia inaspettata e che lo ha fatto rimanere molto male. Non avrebbe mai pensato di dimettersi visto che l’unica cosa che gli piaceva fare era quella di allenare. E’ anche vero che i felsinei avevano scelto un’altra strada, ma allo stesso tempo non hanno mai dimenticato le sue sofferenze. Il club ha onorato il suo stipendio fino alla scadenza del contratto. Un gesto che non dimenticherà così facilmente.
Nessuno ha dimenticato la sua famiglia: dal presidente Joey Saputo fino ad arrivare al ds Marco Di Vaio. Anche la città non li ha mai lasciati da soli: un rapporto incredibile che dura ancora adesso. Un dolore condiviso con gente che ha definito “meravigliosa”. Con Roberto Mancini ci sono state delle incomprensioni tra i due, ma tutte superate dopo che la malattia si stava velocemente impossessando del corpo del mister. Poi la situazione si stava aggravando sempre di più: Arianna ne aveva parlato con i figli rivelando loro che non c’era più nulla da fare.
“Ne ho parlato con loro. Tutti insieme abbiamo deciso di non procurare un altro dolore a Sinisa. Questo pensiero ci tormenta: lo abbiamo tradito oppure amato, nascondendo la verità? Ancora non l’ho capito“. In un viaggio verso Roma, per le cure sperimentali, una frase di Sinisa la gelò: “Mi dispiace che i miei figli non avranno più un padre e che i miei nipoti non avranno un nonno“.