Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuta la deputata del Partito Democratico, Lia Quartapelle
Ennesima minaccia quella che arriva direttamente da Mosca nei confronti del suo partito, quello Democratico. Allo stesso tempo, però, l’esponente Lia Quartapelle ha fatto capire chiaramente che non cadrà affatto in queste intimidazioni che arrivano dalla capitale russa. Soprattutto dopo la notizia della tragica morte che ha visto come vittima l’attivista Alexei Navalny, deceduto a 47 dopo anni di prigione. Il Parlamento italiano, fa sapere la Quartapelle, è sotto costante minaccia da parte della Russia.
La sua speranza è che tutte le forze politiche del Paese possano unirsi per reagire e dare un importante segnale. La Quartapelle è stata più volte criticata in merito all’interrogazione sui tre neofascisti presenti alla commemorazione di Daria Durgin in ambasciata a Roma. In merito alle intimidazioni ha ricevuti segnali di vicinanza e solidarietà da parte di alcuni partiti. Tra questi proprio la Lega.
Pd, Quartapelle: “La nostra democrazia va difesa”
Insomma, Mosca non le fa affatto paura: “Trovo controproducente il loro modo di relazionarsi con l’Italia. Frequentano i neofascisti, minacciano le Camere, uccidono gli oppositori, inquinano le elezioni in varie parti del mondo e molto altro. Come ci si può relazione con un Paese del genere?“. Nonostante ciò non sono mancati gli attacchi nei confronti della Lega. In particolar modo di Andrea Crippa subito dopo la morte di Navalny: dichiarazioni che l’esponente del Pd ha definito “orrende”.
Poi il chiaro invito a tutto il Paese ed alle forze politiche: “La nostra democrazia va difesa a tutti i costi“. Sia Mosca, l’Italia e la Lega affermano che non ci sono prove in merito al fatto che l’oppositore russo sia stato ucciso (quindi “omicidio)”. In merito a questa domanda ha risposto menzionando il numero uno degli USA, Joe Biden. Quest’ultimo ha dato per “incontestabile” la responsabilità diretta da parte di Putin. Poi l’ennesima frecciatina a Crippa: “Credo che le fonti del presidente americano siano migliori delle sue“.
Una morte, quella di Navalny, che per la Quartapelle ha vari significati: continuare a stare vicino all’Ucraina, ancora vittima di un conflitto che pare non finisca mai. Lottare per la sua libertà e per una presta adesione all’Unione Europea. Segno del fatto che se Putin dovesse vincere la guerra contro Zelensky la sua paura è che non finirà qui il suo piano.