Orsina sicuro: “Le liti nel centrodestra non premiano, l’elettore le punisce…”

Il professore e politologo della Luiss Guido Carli esprime il suo pensiero su quello che potrà avvenire da qui a dopo le Europee

Tracciare una linea dopo le Europee e vedere quello che succede. Anzi, qualsiasi sia il risultato, che non dovrebbe distanziarsi tanto da quello che si vede in Parlamento, potrebbe dare il via alla fase numero due del Governo. E ripartire di slancio sulle cose che si devono fare, e non sono certo poche. A cercare di capire cosa può accadere all’interno della maggioranza è Giovanni Orsina, famoso politologo e e professore della Luiss Guido Carli che ne ha discusso un po’ con il quotidiano Italia Oggi, dando anche delle chiavi di lettura assai interessanti. E osserva subito che “la Lega è in crisi di identità, la sua area elettorale è stata coperta da Giorgia Meloni, tanto che lo spostamento nella parte più a “destra di Matteo Salvini finora non ha portato voti“.

L'intesa
Il Premier Giorgia Meloni mentre scherza con il vice-Premier e Leader della Lega Matteo Salvini (Ansa Notizie.com)

Secondo il professore Orsina, non ci saranno scossoni a meno che gli argomenti non prendano il sopravvento e qualcuno faccia qualche mossa avventata, ma non sembra essere questa l’aria. Si sta dibattendo e discutendo tanto sul terzo mandato che sta portando avanti la Lega, ma per il professore il leader della Lega ha fatto capire che su questo tema è pronto a cedere e magari passare oltre, rimandando, se non altro perché non c’è tutta questa urgenza, visto che le elezioni per il Veneto, visto che tutto questo si starebbe facendo per il governatore Zaia, ci sono nel 2025. Sono altre le cose che potrebbero creare gli scossoni, piccoli o grandi che siano.

Le Europee potrebbero variare le cose internamente

L'unità
I tre leader della maggioranza con Salvini (S), Meloni (C) e Tajani (D) (Ansa Notizie.com)

Sarà interessante vedere cosa succederà dopo le elezioni regionali ed europee, con i risultati del voto, ma bisogna fare attenzione, sottolinea Giovanni Orsina, anche perché “le tensioni interne se dovessero crescere, non gioverebbero a nessuno anzi“.

E qui la tesi del politologo si fa piuttosto interessante anche perché avvisa la maggioranza e, in parte, anche e soprattutto Salvini, “le tensioni e le liti nel centrodestra, storicamente, non vengono mai premiate” dall’elettorato di centrodestra che non accetta le discussioni perché “vuole che ci sia unità all’interno“. Orsina dà meriti a Salvini di aver portato la Lega ad essere un partito che ha ampliato i propri orizzonti e i propri piani, il problema vero è capire che succede all’interno del Carroccio. E lì anche che si gioca la partita.

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