“Al di là delle parole del ministro dell’Interno, su cui si possono fare varie riflessioni, noi non abbiamo alcuna intenzione di demonizzare le forze di polizia”.
A parlare in esclusiva a Notizie.com è Andrea Callaioli, l’avvocato che sta raccogliendo insieme a un gruppo di colleghi le denunce dei genitori degli studenti minorenni feriti a Pisa venerdì mattina, durante una manifestazione pro-Palestina.
L’obiettivo è chiedere conto delle condotte tenute in piazza dai poliziotti venerdì mattina. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi oggi, 26 febbraio, ha incontrato al Viminale i vertici delle organizzazioni sindacali confederali ribadendo la “massima fiducia di tutto il governo nei confronti delle forze di polizia”. Nelle prossime ore, dovrebbe tenere un’informativa in Consiglio dei ministri di quanto accaduto alla manifestazione, dopo le polemiche sulla gestione delle forze dell’ordine.
Secondo il capo del Viminale, le violenze in piazza non riguardano l’intero corpo di polizia: “Siamo di fronte solo a casi isolati in corso di valutazione e non è mai intervenuto alcun cambio di strategia in senso più restrittivo della gestione dell’ordine pubblico”.
Tuttavia Pisa e Firenze non sono stati un caso isolato. Prima ci sono state Napoli e Bologna. “Da cittadino e non da legale, posso dire che mi sembra poco credibile che si sia trattato di una serie di sfortunate coincidenze. Ritengo che da un po’ di tempo a questa parte ci sia un uso delle forze di polizia fortemente repressivo di ogni legittima manifestazione di dissenso – spiega Callaioli – Indipendentemente se questo clima deriva da direttive del Ministero o da singoli operatori di polizia che sentono di dover rispondere a uno spirito che aleggia. Mi pongo qualche problema, da cittadino, di fronte a una polizia che non interviene a una manifestazione evidentemente fascista che inneggia a un passato fortunatamente appunto, passato e invece lo fa di fronte a un centinaio di ragazzi pacifici, senza armi e che non hanno il volto coperto”.
Perché è importante che i genitori degli studenti si rivolgano a un avvocato?
“Riteniamo importante che abbiano la possibilità di conoscere i propri diritti e di tutelarsi sia per le lesioni subite sia per l’eventualità che qualcuno di questi ragazzi venga indagato in procedimenti per resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e cose di questo genere. Ma più di tutto, per ribadire la totale illegittimità dell’azione compiuta dalle forze dell’ordine e la libertà costituzionale di manifestazione e riunione pacifica. È una battaglia che riteniamo di dover fare come legali e come cittadini, per ricordare che le garanzie costituzionali non possono essere calpestate”.