Dossieraggio, Laudati, una casa, un convento e l’incendio: tutto programmato

Un’inchiesta che si sta allargando a macchia d’olio, anche se sembra che in alcuni casi il procuratore abbia usato le informazioni a proprio scopo

O è così oppure è così. Non è che ci sono tante strade alternative. Una situazione che fa riflettere non poco. Ci sono diverse cose che sta verificando la Procura di Perugia sulla presunta attività di dossieraggio che sarebbe stata messa in piedi dal pm dell’Antimafia Antonio Laudati e dal collaboratore e tenente della Finanza Pasquale Striano. Entrambi, come sta venendo fuori da più parti, condividevano le informazioni su politici ma anche su persone che non era indagate e le dividevano con i giornalisti del quotidiano Domani. E da come sono costruite alcune situazioni, sembra proprio che alcuni dossier tra magistratura e giornali, siano costruiti o comunque poco chiari, anche perché alcuni eventi appaiono prima che viene diffusa la notizia oppure sia la conseguenza di essa. E non è proprio una situazione chiara ed edificante.

Il procuratore
Il procuratore antimafia Antonio Laudati (il terzo da sinistra) (Ansa – Notizie.com)

E tra queste situazioni poco chiare ce ne è una che porta a Santa Severa, un paese che si trova sul litorale romano, dove l’estate si va in villeggiatura e dove il procuratore Laudati ha una casa. In quella zona il 9 ottobre del 2021 un incendio distrugge quasi del tutto L’Isola del Pescatore, un ristorante molto famoso perché frequentato da vip e calciatori, tanto che la notizia viene subito ripresa dal Messaggero (e non solo) che parla di un atto commesso da due uomini a volto coperto, tanto che il giornalista parla di racket. Passa qualche settimana e il 26 ottobre ancora a Santa Severa, si parla di un convento che sarebbe pronto a svendere per far posto alla costruzione di nuove abitazioni. E subito il quotidiano Domani fa un titolo che è tutto un programma “Vaticano, il convento dei francescani svenduto per costruire villette“. Nel pezzo si parla di un giro di speculatori immobiliari che sarebbero legati alla criminalità organizzata.

Dossier preconfezionati ad arte, l’accusa è di falso ideologico

Il ristorante
Il famoso ristorante Isola del Pescatore a Santa Severa (Ansa Notizie.com)

Stimolati da quanto sta accadendo a Santa Severa, e in una zona dove non sembra esserci tutta questa attività criminale da poter scomodare un procuratore dell’Antimafia, Laudati a febbraio del 2022, chiede l’autorizzazione al procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho per poter aprire un fascicolo pre-investigativo proprio su quello che sta accadendo a Santa Severa. Il sospetto, almeno secondo il procuratore Cantone, è che tutto questo sia stato confezionato dallo stesso Laudati e Striano insieme ai giornalisti per poter aprire il fascicolo e poter indagare.

E a far sì che questa accusa regga ci sarebbero tantissimi accessi abusivi alle banche dati che Striano ha effettuato “a partire almeno dal 31.05.2021“. Per non parlare poi della situazione legata alla compravendita del convento, quello vicino a casa Laudati, dove cio sarebbero 76 accessi illeciti, dal 31 maggio al 7 giugno 2021. L’ipotesi di reato che viene  scritta nell’avviso di garanzia e dove si contesta a Laudati e a Striano i reati di falso ideologico in concorso, Una cosa che lascia interdetti e che fa riflettere.

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