Inchiesta Perugia, Zanettin (FI) a Notizie.com: “Una regia dietro Striano?Recuperare chat e file”

33.528 file scaricati dalla banca dati della Direzione nazionale antimafia, 4.124 Sos della banca dati Siva consultate da gennaio 2019 a novembre 2022.

All’interno di essa, 171 schede di analisi e 6 schede di approfondimenti, seguite digitando il numero di 1531 persone fisiche e 74 persone giuridiche. Il quadro emerso dall’audizione del procuratore di Perugia Raffaele Cantone in Commissione antimafia è più grave di quello emerso fino ad oggi.

Inchiesta Perugia, Pierantoni (Lega) a Notizie.com: "Forse dietro Striano c'è una regia: recuperare chat e file"
Inchiesta Perugia, Pierantoni (Lega) a Notizie.com: “Forse dietro Striano c’è una regia: recuperare chat e file” (Ansa Foto) – notizie.com

I numeri sono molto più preoccupanti di quelli che sono emersi” dichiara lui stesso, mentre spiega i dettagli dell’inchiesta di Perugia riguardante il cosiddetto dossieraggio, che vede come indagato principale il luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano. “Si tratta di numeri inquietanti, davvero mostruosi”. 

Interrogate più banche dati

Ad essere interrogate spasmodicamente sarebbero state più banche dati. “Il tenente Striano ha ricercato 1123 persone sulla banca dati Serpico”, ma potrebbero anche essere di più, e “1947 ricerche alla banca dati Sdi. Siamo a oltre i 10mila accessi”. 

E, aggiunge Cantone, “il mercato delle Sos si è affatto fermato”. Al momento per gli indagati è esclusa l’associazione a delinquere: “In questo caso non c’è un nucleo strutturato ma un soggetto che agisce per una pluralità di soggetti, si mette a loro disposizione ma opera in una logica assolutamente individuale”.

Il numero delle interrogazioni alle banche dati preoccupa i parlamentari della commissione Antimafia e sulla base dell’audizione di ieri con il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, alcuni credono che Striano non abbia agito da solo.

D’Attis (FI): “Striano non ha agito da solo”

Mauro D'Attis
Mauro D’Attis (Ansa Foto) – notizie.com

Cantone ha spiegato che Striano è entrato anche fuori dall’ufficio, e tutti gli accessi sono stati fatti con le sue password. È preoccupante perché, come ha detto anche Melillo, non può aver agito da solo. Bisogna capire il sistema di relazioni di Striano”, dichiara ai nostri microfoni il vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia Mauro D’Attis (FI). “Preoccupa che nessuno se ne sia accorto prima di Melillo, al netto della buona fede e immaginando che non ci siano complicità”.

Inchiesta Perugia, Barbagallo (Pd): “Trovare i responsabili”

Inchiesta Perugia, Barbagallo (Pd): "Trovare i responsabili"
Inchiesta Perugia, Barbagallo (Pd): “Trovare i responsabili” (Ansa Foto) – notizie.com

Queste sono solo le prime battute, dobbiamo trovare i responsabili e salvaguardare le istituzioni che rappresentano la legalità e la lotta alla mafia. Seguiremo il percorso con grande attenzione”, dichiara Anthony Barbagallo (Pd), segretario della commissione Antimafia.

Cantalamessa (Lega): “A noi le valutazioni politiche: accerteremo la verità”

Cantalamessa (Lega) a Notizie.com: "Dossieraggi sui ministri mentre Meloni formava il governo: è preoccupante in democrazia"
Cantalamessa (Lega) a Notizie.com: “Dossieraggi sui ministri mentre Meloni formava il governo: è preoccupante in democrazia” (Ansa Foto) – notizie.com

Alcune rilevanti ricerche di informazioni sarebbero state effettuate durante la formazione del governo. Per questa ragione Gianluca Cantalamessa (Lega) componente della commissione Antimafia, definisce la vicenda “un attacco al sistema democratico”. In esclusiva a Notizie.com, dichiara: “Cantone ha detto molti accessi abusivi corrispondono ad eventi elettorali. Il fatto che gran parte dei fascicoli Sos riguardino il centrodestra crea inquietudine”.

Il senatore della Lega è fiducioso nella futura gestione da parte di Melillo: “Sembra che lui è Cantone abbiano contezza del lavoro da fare. Il procuratore nazionale antimafia ci ha spiegato che da quando è arrivato ha cambiato una serie di procedute che facevano acqua da tutte le parti. Noi, come commissione andremo avanti. Come ha detto Cantone, a noi spettano le valutazioni politiche e accerteremo la verità”.

Ascari (M5S): “Basta concentrarsi sui giornalisti. Migliaia di accessi a cosa sono serviti?”

Stefania Ascari
Stefania Ascari (Foto di Facebook) – notizie.com

Per Stefania Ascari, nella commissione Antimafia per il Movimento 5 Stelle, indagare i giornalisti è un modo per allontanare l’attenzione da altro. “Quattro giornalisti sono finiti sotto la lente di ingrandimento, ma ad oggi non hanno pagato le notizie, non hanno ricattato nessuno e non hanno effettuato scambi di favori poco chiari o diffuso dossier falsi. Invece di concentrarsi sui giornalisti, bisognerebbe capire se le migliaia di accessi siano serviti a qualcos’altro. Questa vicenda è cominciata con una denuncia del ministro della Difesa Guido Crosetto: se non l’avesse fatta avremo mai scoperto quello che sappiamo oggi? E cioè che questo sistema è un colabrodo e che la vicenda dei giornalisti è solo un modo per colpirne alcuni per educarne cento?”.

Inchiesta Perugia, Pittalis (FI): “Le informazioni riservate possono finire in mano a chiunque: campagna per destabilizzare l’ordine democratico”

Pietro Pittalis (FI)
Pietro Pittalis (FI) (Ansa Foto) – notizie.com

Pietro Pittalis (FI), anche lui nella commissione parlamentare Antimafia pone l’accento sui rischi collegati alla vicenda: “L’audizione del dottor Cantone ci ha dato ancor di più il senso della gravità della dimensione di questa situazione, che pone un problema di tenuta dell’ordine democratico. Si tratta di file scaricati che non si sa a chi fossero destinati, salvo i giornalisti, giornali ed editori di cui conosciamo i nomi. Siccome sono informazioni riservate e di contenuto segreto, possono finire nelle mani di chiunque, consorterie criminali, servizi segreti: un’attività che, soprattutto quando riguarda politici e ministri, è una campagna per destabilizzare l’ordine democratico. Abbiamo fiducia in Cantone e nella Procura nazionale antimafia. Il risvolto che sta avendo questa vicenda, rende necessario che la commissione Antimafia e il Copasir continuino ad occuparsene”.

Iannone (FdI): “A quale logica risponde l’attività di Striano?”

Iannone (FdI): "A quale logica risponde l'attività di Striano?"
Iannone (FdI): “A quale logica risponde l’attività di Striano?” (Ansa Foto) – notizie.com

Antonio Iannone (FdI) punta il dito contro “l’intento di alcune forze politiche di minimizzare e citare precedenti. È assurdo”. E ritiene che l’attività di Striano non sia fine a se stessa: “Si deve capire da chi è ispirata la sua attività: difficilmente credo che sia autonoma, ma se lo fosse, a quale logica risponde? C’è un fenomeno corruttivo, eversivo? Sono domande a cui va data una risposta, perché certamente non è un’attività fine a se stessa, ci doveva essere un intento”.

“Bisogna poi accertare le responsabilità di chi ha consentito questo malcostume: da dove vengono? Programmeremo altre audizioni, ascolteremo i precedenti procuratori nazionali antimafia e i vertici della Guardia di Finanza: dobbiamo andare fino in fondo. Melillo ci ha detto che Striano era lì dal 1999”, conclude il senatore, anche lui componente della commissione Antimafia.

Inchiesta Perugia, Melchiorre (FdI): “Sistema informatico è fallace”

Riforma fisco, Melchiorre (FdI) a Notizie.com: "Dopo 50 anni, arriva dal governo Meloni, le opposizioni se ne facessero una ragione"
Filippo Melchiorre (Foto di Facebook) – notizie.com

Anche Filippo Melchiorre, senatore di Fratelli d’Italia pone l’accento sul sistema delle infrastrutture informatiche che “è fallace e anche Cantone dice che dopo la bomba mediatica, ha continuato ad esserlo nei giorni successivi. Va posta massima attenzione. La stragrande maggioranza di questi file riguardano personaggi del centrodestra e questo ci preoccupa particolarmente”.

Melchiorre, componente della commissione Antimafia, ricorda che il finanziere Pasquale Striano non rappresenta tutto il corpo delle Fiamme Gialle: “Abbiamo massimo rispetto per la GdF, anche Cantone ha evidenziato che è parte lesa. La responsabilità del singolo va individuata senza se e senza ma. E riparto dalle dichiarazioni di Melillo: Striano non poteva essere da solo, quindi starà al lavoro istruttorio capire cosa ci sia stato dietro”.

Zanettin (FI): “C’è una regia più alta rispetto a Striano? Recuperare i dati cancellati”

Zanettin (FI): "C'è una regia più alta rispetto a Striano? Recuperare i dati cancellati"
Zanettin (FI): “C’è una regia più alta rispetto a Striano? Recuperare i dati cancellati” (Ansa Foto) – notizie.com

Già dalle prime informazioni il fenomeno appariva per certi versi molto più diffuso. Ma800 accessi in realtà sono migliaia e riguardano diverse banche dati. Non possiamo non essere inquietati”, dichiara in esclusiva a Notizie.com Pierantonio Zanettin, componente della commissione Antimafia per Forza Italia. “Poi c’è una circostanza segnalata da Cantone: la maggior parte degli accessi che riguardano la politica siano stati a scapito del centrodestra. Ma soprattutto il fatto che i picchi di accesso si verificano in date politicamente sensibili, come la formazione del governo. Ciò fa supporre che ci sia una regia più alta e raffinata rispetto a Striano che è l’autore di questi accessi abusivi. Allo stato non c’è nessuna prova, e per averle bisogna recuperare le chat e i file che sono stati cancellati”.

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