Marco Marsilio in un’intervista a ‘Il Giornale’ ritorna ad attaccare duramente la sinistra: “Ci hanno lasciato un buco di 450 milioni di euro”.
Si chiude ufficialmente oggi il lungo percorso di campagna elettorale in Abruzzo. Il voto è previsto domenica e nelle prossime ore i due candidati proveranno a portare dalla loro parte gli indecisi. In questi ultimi giorni i toni tra le due coalizioni si sono alzati e in un’intervista a Il Giornale Marsilio ritorna a lanciare qualche frecciatina alla sinistra.
“Loro pensano soltanto alle alleanze – il pensiero del governatore uscente – hanno creato un campo abnorme solamente per sconfiggerci“. Ma, secondo Marsilio, non c’è nessun interesse nei confronti della nostra regione. Per l’esponente di Fratelli d’Italia, quindi, la sinistra sta giocando sulla pelle dell’Abruzzo.
Foti sicuro: “Vinceremo noi”
C’è fiducia nel centrodestra in vista delle prossime elezioni. L’obiettivo è quello di scrivere una pagina di storia molto importante considerando il fatto che, almeno fino ad oggi, nessuno è riuscito a confermarsi due volte di seguito in Abruzzo. “Vinceremo noi – conferma Tommaso Foti ai microfoni de Il Tempo – non significa essere ottimista, ma realista“.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera sottolinea come in questi anni Marsilio ha fatto un grande lavoro e questo potrebbe portare gli abruzzesi a confermare il presidente uscente.
Il voto in Abruzzo
La fiducia nelle due coalizioni non manca e questo fa pensare anche ad un vero e proprio testa a testa per il nuovo presidente abruzzese. Gli ultimi sondaggi sembrano confermare l’ipotesi di una volata finale, ma non ne avremo la certezza fino alla notte tra domenica e lunedì quando sono attesi i primi risultati ufficiali.
Ormai i giochi tra Marsilio e D’Amico sono ormai fatti. In queste ultime ore si proverà a strappare il sì degli indecisi per provare lo strappo definitivo. Naturalmente tutto può ancora succedere e non ci resta che aspettare ancora un po’ per avere un quadro molto più chiaro in questa tornata elettorale.
