Palamara si candida e avvisa: “Dossieraggio? Sta venendo a galla il dark-web del sistema…”

L’ex magistrato accusa in modo mirato: “Impedire a Viola di diventare Procuratore a Roma fu un atto eversivo, Schlein dovebbe fare chiarezza sul signor Ruotolo…”

Il dossieraggio e tutto quello che sta venendo fuori dall’inchiesta di Perugia senza dimenticare le parole di Nordio, fanno venire fuori un contorno di una situazione a livello giudiziario davvero particolare, per non dire altro. Quanto ha fatto il finanziere Pasquale Striano è incredibile in uno stato di diritto e in un paese democratico, una cosa che non si può accettare, anche se in un recente passato ci sono stati scandali a livello giudiziario che sono passati per essere sporchi quando in realtà non lo erano. E sono stati dipinti così perché in quel momento preciso c’era bisogno che venissero descritti in quel modo per opportunità politica e giudiziaria, come quanto è capitato all’ex magistrato Luca Palamara costretto alle dimissioni dalla magistratura per un’inchiesta che in gran parte si è rivelata infondata e senza tutta quella parte buia di cui tanto si parlava. Uno scandalo, sì, ma al contrario.

L'ex magistrato
L’ex magistrato Luca Palamara si candida con Alternativa Popolare con Stefano Bandecchi (Ansa Notizie.com)

Ora c’è la Procura di Perugia che sta tirando fuori diverse cose e non ha solo indagato sulla diffusione di analisi e dati usati dal finanziere Striano, delle segnalazioni di operazioni sospette di Bankitalia, ma anche e soprattutto, ed è qui una delle storture più grosse ed evidenti, sulla divulgazione di atti giudiziari. Sconcertato Palamara che al quotidiano La Verità, spiega il suo punto di vista: “Le inchieste umbre stanno facendo vedere, in modo ancora più netto che c’è un “dark Web” del Sistema, a cui si abbeverano cordate di potere, camarille che affrontano le proprie questioni non soltanto lontano da occhi indiscreti, ma anche al di fuori delle regole”. L’ex Pm è deluso e amareggiato per tutto quello che sta venendo fuori, ma al tempo stesso non si arrende anzi va avanti come e ancora più di prima. Ha scelto di candidarsi alle elezioni europee con Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi. E adesso ricorda e sottolineare: “Quanto pubblicato dalla Verità in questi giorni in merito all’accesso ai documenti segreti del mio processo non fanno altro che confermare le porcherie di cui parla il ministro Carlo Nordio. Porterò di fronte alla giustizia europea le nuove scoperte”.

“Vado con Bandecchi, non è naif il suo modo di fare lo avvicina alla gente”

Il ministro
Il ministro della Giustizia Nordio (Ansa Notizie.com)

Per tutto quello che sta venendo fuori in questi giorni che riguarda Luca Palamara, lui si sta muovendo ed è pronto a fare i suoi passi: “Mi tutelerà in ogni sede perché la parola “scandalo” possa essere definitivamente associata a chi ha impedito che Marcello Viola arrivasse a fare il procuratore di Roma. E’ un attacco a un corpo dello Stato per via mediatica e giudiziaria. Se non è eversione questa, non so cosa lo sia…”.

Ma non è tutto. Luca Palamara ne ha anche per il responsabile della comunicazione del Pd Ruotolo perché c’è una cosa che lo riguarda: “Da quando era già diventato un senatore della Repubblica ha avuto modo di le mie conversazioni private, ma le date che ha visionato e in cui è successo questo non sono casuali”, spiega Palamara alla Verità che poi approfondisce: “Tutto questo avviene in concomitanza con la conferenza stampa organizzata in pompa magna da Giovanni Salvi, l’ex pg della Cassazione, con la quale annunciò l’inizio di una roboante iniziativa disciplinare“. E poi la scelta su Bandecchi: “Porto la mia idea di giustizia e Bandecchi non è naif, il suo modo di approcciare lo avvicina alla gente

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