L’Olanda promuove un progetto destinato al turismo che lascia tutti spiazzati: al centro domande sull’uso delle droghe
Circa un anno fa la città di Amsterdam organizzò una campagna chiamata ‘Stay Away‘. Questa si articolava in una serie di video in cui venivano mostrati ed enfatizzati i rischi delle notti festose della Capitale olandese. Alcune immagini mostravano di un ragazzo arrestato e multato per 140€. Altre, invece, terrorizzavano con interventi di ambulanze per portare via chi aveva esagerato con l’utilizzo di farmaci. Lo scopo di questa politica era quello di spaventare i turisti definiti ‘problematici’. Indurli a non scegliere l’Olanda come metà per vacanze eccessivamente ‘allegre’. A distanza di tempo, però, si è deciso di apportare dei cambiamenti.
Dopo l’ultimo consiglio comunale, presieduto da Sofyan Mbarki, è stato decretato il passaggio a un nuovo metodo. Una ‘Stay Away’ 2.0 che non modificherà gli obiettivi, ma tenterà di raggiungerli con altri mezzi. Ancora una volta il web è al centro di questo programma che si articolerà mediante dei questionari. Tutti coloro che, intenzionati a partire verso i Paesi Bassi, faranno ricerche su Google “coffee shop di Amsterdam“, “quartiere a luci rosse di Amsterdam ” e ” addio al celibato ad Amsterdam” verranno sottoposti a delle domande tramite Google Ads. Una sorta di selezione del turismo, basata su quesiti che potrebbero spingere l’interessato a eventuali ripensamenti.
Il programma… e alcuni strani quesiti
“Ora facciamo le cose in modo leggermente diverso” ha spiegato il consigliere Mbarki, dopo l’approvazione della proposta. La sua strategia, in effetti, è fin da subito evidente. A creare scalpore, osservando le modalità del questionario, sono in particolar modo alcune domande. Tra queste una che ha la palese intenzione di mettere il potenziale turista con le spalle al muro. “Quali famosi prodotti olandesi ti piacerebbe provare? Sei interessato alla cocaina?” chiede serenamente la piattaforma, come se fosse la cosa più normale del mondo. Uno di questi questionari è già attivo in lingua inglese e destinato agli abitanti dell’Inghilterra, ma non sarà l’unico. Presto, infatti, saranno diffusi anche quelli in altre lingue.
Sono previsti, infatti, anche in francese, spagnolo, belga e ovviamente in italiano. E l’Olanda? Tranquilli, neanche il paese dei tulipani e dei mulini a vento sarà esente. In programma, infatti, c’è anche la realizzazione di un test in olandese, così da far ‘tremare’ i vari connazionali. Questa campagna avrà durata fino al termine del 2024, poi si tireranno le somme. Il Ministero della Giustizia, però, ci crede fortemente in questa lotta al turismo della droga, tanto che contribuirà con una spesa di circa 85.000 euro. A questi si aggiungono i 55.000 del comune e altri che verranno reinvestiti dagli introiti pubblicitari.