Lo spoglio dei voti in Russia è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi. E i primi risultati confermano le ipotesi della vigilia. Ecco i dettagli.
Vladimir Putin è pronto ad essere confermato presidente russo. Stando ai primi exit poll riportati dai media locali e citati da La Repubblica, il leader del Cremlino avrebbe ottenuto l’87,8% delle preferenze. Un risultato, che se confermato, sarebbe davvero storico visto che non era stato mai raggiunto un dato simile in precedenza.
Anche sull’affluenza sono state confermate le attese della vigilia. Si attendono i dati complessivi, ma i primi numeri parlano di un 73%. Se confermato, sarebbe inferiore rispetto a quella del 2018, ma in linea rispetto a quanto previsto dal presidente russo. Il leader del Cremlino, infatti, puntava al 70%. “Saremo più forti e nessuno ci intimiderà – il commento di Putin subito dopo la vittoria, riportato dall’Ansa – questo risultato conferma che la Russia ha fatto bene a scegliere la strada attuale“.
Gli altri candidati
Un dominio di Putin in queste elezioni che sarebbe confermato anche dai risultati ottenuti dagli altri candidati. Il comunista Kharitonov dovrebbe chiudere il suo percorso di voto intorno al 4,7%. Più indietro Davankov, di Gente Nuova, e Slutsky, del Partito liberaldemocratico, che avrebbero ottenuto rispettivamente il 3,6% e il 2,5%.
Le reazioni di Ucraina e Stati Uniti
Le prime reazioni internazionali sul voto in Russia sono arrivate da Ucraina e Stati Uniti. Il presidente Zelensky ha definito Putin “un uomo ubriaco di potere che vuole regnare sempre. E’ chiaro a tutti che questo personaggio, come successo altre volte, vuole semplicemente restare al comando e sta facendo di tutto per continuare il suo percorso per sempre”. Inoltre, ha aggiunto che la nuova elezione del presidente russo “non ha legittimità“.
Un pensiero condiviso anche dalla Casa Bianca. Da Washington è stata pubblicata una nota nella quale si sottolinea come “le elezioni presidenziali in Russia non sono libere e giuste“.