Tumulto nelle scuole e nelle università: integrazione è cultura

Troppe proteste e troppa violenza di parole e nelle decisioni intraprese non solo da studenti ma anche da professori. Il ministro Valditara: la chiusura è contro le regole

Un clima d’odio e di sottocultura. Un’atmosfera che preoccupa e che non si respirava da anni nelle scuole e anche nelle università. Il mondo non dà una mano, tutt’altro, ma all’interno degli istituti scolastici e degli atenei ci sono, non solo gli studenti, ma anche persone adulte che dovrebbero dare il buon esempio e spingere i ragazzi a fare scelte diverse o quanto meno spiegarle. Scende in campo, per l’occasione, il Ministro Valditara che sulle università non si esprime anche se ha un’idea tutta sua e vorrebbe non dire nulla, ma sulla chiusura per Ramadan della scuola di Pioltello ancora non si era espresso come desiderava: “Ci sono delle regole e c’è un ordinamento, su quello ci si deve basare. Gli ispettori e l’ufficio scolastico lombardo hanno accertato e verificato che il provvedimento di sospensione delle lezioni non era motivato e corretto“.

Il ministro
Il ministro dell’Istruzione Valditara (Ansa Notizie.com)

E Valditara si muove sulle regole e da quelle non si allontana affatto, tanto che poi ci torna sopra e sottolinea che “non è violazione dell’autonomia scolastica, ma qualsiasi società democratica vive nel rispetto delle regole”. Perché se non ci si  basa sulle regole, sostiene con Valditara “regnerebbe il caos e così non si può andare avanti”. Il ministro cerca di non fare sovrapposizioni su feste religiose: “Mettiamolo bene in chiaro: non si tratta di discriminare questa o quella religione. Impariamo a misurare le parole, ho sentito accuse offensive“.

 

La protesta
L’università e gli studenti che protestano (Ansa Notizie.com)

Una scelta che ha fatto insorgere anche i genitori, con il preside che ha svelato di essere stato minacciato e offeso, ma su questo Valditara prende una posizione feroce: “Condanno fermamente qualunque offesa al preside o ai docenti che svolgono oltretutto un eccellente lavoro in una realtà difficile. Chi insulta è un incivile”.

Dalla scuola e dalle polemiche su Pioltello si passa agli Atenei e a quello che è successo nelle università, da Molinari a Parenzo, fino alla scelta di non partecipare alla cooperazione scientifica con Israele, una decisione che ha sollevato tante polemiche fino a far uscire allo scoperto la Noemi Di Segni presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane: “C’è un clima grave e deludente e la cosa che più amareggia è che arriva dalle università. E in più preoccupa la perdita della responsabilità da parte dei rettori

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