Attentato di Mosca: le parole dell’esperto: “Ecco perchè l’Isis ha colpito la Russia”

Un attentato suicida ha colpito il centro di Mosca, provocando la morte di oltre 140 persone e il ferimento di decine. Il Direttore del Ce.Si: “Ecco cosa c’è dietro…”

L’intervista con Marco Di Liddo offre una chiave di lettura preziosa per comprendere le possibili motivazioni dietro l’attentato di Mosca. Le sue parole mettono in luce la complessità del fenomeno del terrorismo, che si nutre di diverse concause e si manifesta in forme sempre più efferate. L’attacco al teatro di Mosca rappresenta una ferita profonda non solo per la Russia, ma per l’intera comunità internazionale. Il bilancio di oltre 115 vittime innocenti è un tragico monito che ci ricorda la necessità di un impegno comune per contrastare la minaccia terroristica.

Le fiamme dopo l'attentato a Mosca
Enormi fiamme dopo l’attentato avvenuto a Mosca Notizie.com foto screen raiplay

L’attentato di Mosca ci ricorda che la lotta al terrorismo non è una sfida che può essere affrontata da un solo paese o da una singola organizzazione. È una sfida che richiede il coinvolgimento e la collaborazione di tutti. Solo unendo le nostre forze potremo sconfiggere questa minaccia e costruire un mondo di pace e sicurezza, al di là di ogni questione politica.

Attentato di Mosca: cosa si cela dietro il massacro?

Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionale (Ce.S.i.), ha rilasciato un’intervista esclusiva a Cityrumors.it per analizzare le possibili motivazioni dietro l’attentato. “Le ragioni che hanno spinto l’Isis a compiere questo atto di terrore sono complesse e multiformi. Da un lato, l’attentato può essere visto come una risposta all’intervento militare russo in Siria. L’Isis vuole dimostrare che è ancora in grado di colpire duramente, anche nel cuore della Russia. Dall’altro lato, l’attacco potrebbe essere un tentativo di destabilizzare la Russia e di alimentare le tensioni interne al Paese”.

Fiamme ingenti e macerie a Mosca
La veemenza dell’attacco terroristico a Mosca Notizie.com fonte foto Ansa

Di Liddo ha sottolineato inoltre la profonda conoscenza, da parte dell’Isis, della Russia come un paese multietnico e multireligioso, dettaglio di non poco conto n vista di un attacco. Poi c’è anche il tema della vendetta, infatti, Di Liddo ricorda: “L’Isis non ha mai perdonato la Russia per il suo sostegno al regime di Assad in Siria.”

Proseguendo l’intervista, il capo del Ce.S.I., ha parlato della veemenza dell’attacco terroristico: “L’Isis considera la Russia come uno dei suoi nemici principali. La Russia è intervenuta militarmente in Siria a sostegno del regime di Assad, e questo ha contribuito a indebolire l’Isis nella regione. Inoltre, la Russia è un paese con una forte presenza musulmana, e l’Isis spera di poter radicalizzare alcuni musulmani russi e reclutarli per la sua causa.”

Attentato di Mosca: la chiave di lettura fornita dal capo del Ce.S.I.

L’intervista con Marco Di Liddo fornisce una chiave di lettura preziosa per l’attentato di Mosca. L’esperto evidenzia la complessità del terrorismo, un fenomeno multiforme che richiede un impegno comune per essere contrastato. L’accaduto che ha ferito non solo la Russia, ma l’intera comunità internazionale, ha bisogno di una strategia globale che vada oltre l’azione militare, includendo la lotta alla propaganda online e il sostegno alle comunità fragili e vulnerabili.

Il tempo delle preghiere dopo attacco
La condanna al terrorismo e il tempo della riflessione Notizie.com fonte foto Ansa

Solo attraverso la collaborazione tra le nazioni e la condivisione di informazioni e strategie potremo costruire un futuro più sicuro e sconfiggere la piaga del terrorismo. Questa frase, seppur concisa, racchiude un messaggio di grande speranza e di forte impegno. La lotta al terrorismo non può essere vinta da un singolo paese o da una singola organizzazione. È una sfida globale che richiede una risposta globale, basata sulla collaborazione e sulla condivisione.

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