Serata di paura per una regione italiana. E’ stata registrata una violenta scossa di terremoto e molta gente è scesa in strada per la paura.
E’ stata una serata e sarà una notte di paura e terrore in Friuli-Venezia Giulia. Il tutto è iniziato alle 22:19: un forte boato e poi una violenta scossa di terremoto. Il sisma è stato sentito distintamente in tutta la regione e anche in Slovenia.
Stando ai primi dati che abbiamo a disposizione, il terremoto di magnitudo 4.5 ha avuto come epicentro Tramonti di Sopra, in provincia di Pordenone, ed è stato registrato ad una profondità di 12 chilometri. Decine le chiamate arrivate ai vigili del fuoco, ma per il momento non si segnalano danni a persone o cose. L’unico problema procurato da questa scossa è stata una breve interruzione dell’energia elettrica nel comune di Forni di Sotto. Ora, però, è tutto tornato nella normalità.
Gente in strada
La scossa, come detto in precedenza, è stata sentita distintamente in diverse province. Molte persone dalla paura sono scese in strada e non è escluso che decidano di trascorrere la notte fuori casa proprio per paura di ulteriori scosse di assestamento. Per il momento non sono stati registrati altri sismi, ma si tratta di una situazione in continua evoluzione. La faglia è sotto controllo degli esperti per capire se è ancora in movimento oppure si è fermata dopo l’ultimo movimento tellurico.
Fortunatamente non ci sono stati danni a persone o cose. Le chiamate ai vigili del fuoco sono state diverse, ma nessun intervento oppure criticità. Un sospiro di sollievo considerando anche la forza della scossa.
L’Italia continua a tremare
L’Italia continua a tremare. Nei giorni scorsi una doppia scossa, di magnitudo inferiore rispetto a questa registrata in Friuli, era avvenuta in Abruzzo. Ora la provincia di Pordenone e non è escluso che nelle prossime ore possano avvenire terremoti in altre zone del nostro Paese. Una situazione che continua ad essere molto critica e da tenere monitorata costantemente per evitare tragedie che hanno già messo in ginocchio gli italiani.
